Messina fa rinascere il suo famoso teatro

Messina fa rinascere il suo famoso teatro Lesionato dal terremoto del 1908 Messina fa rinascere il suo famoso teatro È il «Vittorio Emanuele» - Ristrutturarlo costerà 9 miliardi - Sarà aperto nel 1985 MESSINA — Con la spesa di nove miliardi sarà ripristinato il teatro Vittorio Emanuele reso inagibile dal disastroso terremoto del 1908. Il progetto è stato approvato dal consiglio comunale, dopo anni di incertezze e rinvìi, su proposta del sindaco, avvocato Antonio Andò. Sta per realizzarsi, dunque, il desiderio dei messinesi, di recuperare il bellissimo teatro nel quale, per oltre mezzo secolo, si esibirono i grandi artisti della seconda metà dell'Ottocento. • Un impegno che non lasceremo certamente disatteso — dice il sindaco Andò — bandiremo le gare d'appalto al massimo entro il febbraio del 1982. Contiamo di riaprire il teatro nel 1985 e naturalmente faremo di tutto perché sia inaugurato con l'opera Aida». La sera del 27 dicembre del 1908, infatti, era andato in scena il capolavoro di Verdi; all'alba il tremendo terremoto che rase al suolo Messina e Reggio Calabria. Il teatro che l'architetto napoletano Pietro Valenti aveva progettato e costruito con eccezionale perizia, specialmente per l'acustica perfetta, non crollò sotto le sferzate delle scosse, ma subì lesioni gravi da essere chiuso. In seguito il teatro fu saccheggiato dai ladri. L'incarico di sistemare il Vittorio Emanuele è stato affidato a tre tecnici altamente specializzati: l'architetto Calandra e gli ingegneri Barone e Ruperto i quali dopo una perizia alla struttura, hanno detto che l'insieme dei lavori è di estremo impegno e che dovranno superare molte difficoltà. Il fatto che l'annuncio di salvare il teatro sia stato riproposto l'antivigilia delle elezioni regionali per il rinnovo dell'assemblea siciliana (si voterà il 21 giugno) ha reso scettici alcuni oppositori e in consiglio comunale qualcuno ha ricordato che il «Vittorio Emanuele» sinora ha avuto il singolare destino di essere utilizzato per rabbonire la cittadinanza. Nel 1841 la posa della prima pietra era coincisa con una serie d'iniziative dei Borboni tendenti ad arginare la contestazione dei liberali messinesi. Fu inaugurato nel 1852 con il «Trionfo della pace» di Felice Bisazza. Dopo l'Unità d'Italia, il teatro fu chiamato «Vittorio Emanuele». Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Andò, Antonio Ravidà, Borboni, Felice Bisazza, Pietro Valenti, Ruperto, Verdi

Luoghi citati: Italia, Messina, Reggio Calabria