Una settimana di contrasti Parte la Dalmine (+35,8%)

Una settimana di contrasti Parte la Dalmine (+35,8%) Borsa: cautela per le scadenze tecniche Una settimana di contrasti Parte la Dalmine (+35,8%) MILANO — Dopo i massimi raggiunti dalla quota della prima settimana di aprile, in quest'ultima il mercato ha decelerato l'andatura con un calo di attività e con diffusi contrasti delle quotazioni. Le scadérne tecniche di aprile, in calendario per la prossima settimana, sono ormai imminenti e gli elementi che hanno condizionato la Borsa in questi ultimi giorni non sono pochi: dalle preoccupazioni di ordine internazionale per la grave situazione polacca ai contrasti in campo nazionale, nell'ambito dei sindacati, riguardo la revisione del meccanismo della scala mobile. Ma soprattutto hanno agito in senso negativo le attese nei confronti della seconda fase dei provvedimenti governativi tra i quali, si prevede, ci sarà un aumento dei tassi dei riporti che dovrebbero cosi rag¬ giungere livelli talmente onerosi (20-21 per cento) da sconsigliare qualsiasi operazione di proroga. Nelle cinque sedute settimanali, dunque, quella di martedì è stata la più. negativa ed i modestissimi recuperi di centro ottava non sono stati in grado di compensarla nemmeno in parte tanto che l'indice globale Comit ha concluso con una perdita del 2,3 per cento scendendo a 247,09. Si tratta comunque di un livello di tutto rispetto senza contare che il fondo della quota risulta sempre solido ed i prezzi in generale, anche se in assestamento, hanno dimostrato una buona tenuta. Anzi, in varie zone del listino si è potuto assistere a movimenti in controtendenza. Di rilievo il comportamento brillante dei telefonici e dell'Iri con le Stet, che guadagnano il 10,3 per cento e le Sip il 5,6per cento, a seguito di stimoli esercitati con l'intento di sostenere le quotazioni in vista dell'esecuzione delle operazioni finanziarie deliberate nei mesi scorsi. Balzi impensabili per i siderurgici parastatali compresa la finanziaria Finsider ma soprattutto per la Dalmine che mette a segno un rialzo del 35,8 per cento. Non se ne spiega il motivo dati i risultati gestionali che, salvo sorprese, non risultano certo brillanti. Vedette del periodo è risultata essere la Montedison con escursioni nei due sensi e un volume di scambi piuttosto attivo. L'interessamento sul titolo sorto sulla scorta del ritrovamento petrolifero in Sicilia è stato ridimensionato sensibilmente e poi riacceso per aumentare di nuovo a seguito di voci sull'inserimento nella compagine azionaria di nuovi soci privati o addirittura stranieri. Anche la finanziaria del gruppo, la Gemina, da poco quotata ufficialmente, ha messo a segno in settimana un progresso del 12,1 per cento dopo il periodo poco favorevole che era seguito alla sua iscrizione nel listino. Sempre intorno ai massimi assoluti la Italmobiliare mentre i titoli guida — Fiat, Olivetti e Pirelli — sono risultati in assestamento. Piuttosto in sordina i titoli patrimoniali — assicurativi ed immobiliari — che peraltro finora hanno «tirato» quasi sema sosta la volata. Tra i rialzi da segnalare anche la Pierrel (+6,8%) che riprende a remunerare il capitale dopo sei esercizi senza dividendo e la Rinascente (+52%) per la quale si parla di un'ulteriore rimescolamento nell'ambito del gruppo di controllo (corre voce che Cabassi e Teruzzi stiano «divorziando»^. Di nuovo positivo il comportamento del mercato ristretto il cui indice globale calcolato dall'Ibi mette a segno un progresso del 2,3 per cento raggiungendo quota 572,36. c. col.

Persone citate: Cabassi, Olivetti, Teruzzi

Luoghi citati: Milano, Sicilia