La voce suadente dell'ipnotizzatore è più un bel gioco che una terapia

La voce suadente dell'ipnotizzatore è più un bel gioco che una terapia Ancora sconosciuti i meccanismi di una mente in trance La voce suadente dell'ipnotizzatore è più un bel gioco che una terapia L'ipnosi non è quella scenetta da recente pomerìggio televisivo, dove una persona veniva indotta a compiere particolari gesti, apparentemente contro la propria volontà. Il pendolino, la spirale ruotante, il penzolante orologio da taschino, /'«a me gli occhi» di ciarlatanesca memoria, non sono più oggi in voga per indurre la 'trance» ipnotica. Nella maggioranza dei casi basta la sola voce dell'operatore, suadente e monotona, per facilitare il fenomeno ipnotico: è un'induzione 'dolce», con la personalità dell'i¬ pnotista che non soverchia quella del paziente. • Tutti sono ipnotizzatili, purché lo vogliaano». -Non si può indurre una persona ad agire contro la propria morale». Da queste regole dell'ipnosi derivano particolari conseguenze. La volontà sarebbe la chiave per accedere al mondo ipnotico, insieme con la motivazione (maggiore è il disturbo ed il bisogno di guarire e più facile è raggiungere la 'trance» ipnotica); questo però non esclude che individui particolarmente suggestionabili possano venire ipnotizzati a loro insaputa. Che cos'è l'ipnosi? nessun neurofisiologico può dire quale sia l'intimo meccanismo che scatta nella mente umana quando entra in 'trance». L'esperienza ipnotica — almeno nella forma più superficiale — può essere paragonata al dormiveglia, una via di mezzo tra la veglia e il sonno. Calata nella 'trance», la mente umana, liberata dalle afferenze corporee, amplifica le proprie capacità e riesce (seguendo la voce-guida dell'ipnotista) ad evocare fenomeni normalmente impossibili durante la veglia. I fenomeni più notevoli sono l'ipo-anestesia corporea, la contrattura muscolare, il 'play-back» mnemonico (l'ipnotizzato può tornare indietro nel tempo fino a pochi anni di vita: ricorda, parla e scrive come avesse effettivamente l'età passata), la contrattura muscolare, il controllo di funzioni organiche (respirazione, battito cardiaco) ed i 'Comandi post-ipnotici» (al risveglio eseguirà automaticamente gli ordini ricevuti in 'trance»). La suggestione ipnotica è una tra le metodiche terapeutiche più vecchie del mondo; è da secoli, inconsapevolmente, la carta segreta di maghi, santoni, sciamani e guaritori. Il francese Messmer, nell'ultima parte del Settecento, fu il primo ad intuire le potenzialità terapeutiche del 'magnetismo animale» che 'trasmetteva» direttamente ai suoi pazienti. Il periodo d'oro dell'ipnosi coincide con la fine dell'Ottocento, quando era praticata dai più famosi medici del tempo. Anche Freud la usò, agli inizi della sua professione medica (abbandonandola poi per seguire la più promettente strada della Psicoterapia). Con la morte del caposcuola Charcot e l'inizio del ventesimo secolo, l'ipnosi come terapia venne messa in disparte e dimenticata. Dopo la seconda guerra mondiale, negli Usa, in Francia ed in Italia, si è ripreso a studiare i fenomeni ipnotici e ad applicarli in molti campi terapeutici: dalla terapia del dolore ai disturbi nervosi, dalle malattie psicosomatiche all'alcolismo, dalle verruche all'insonnia. L'ipnosi è sfruttata anche in anestesia, per estrazioni dentarie e per il parto indolore. Gianfranco Candelero

Persone citate: Freud, Gianfranco Candelero, Messmer

Luoghi citati: Francia, Italia, Usa