La sordità si previene già prima della nascita di Ezio Minetto

La sordità si previene già prima della nascita 5 milioni di italiani ne soffrono in varie forme La sordità si previene già prima della nascita Quanti bambini, malgiudicati a scuola perché «non rendono» e «non stanno attenti» hanno invece difficoltò di apprendimento da deficit dell'udito? Quante semisorditn dell'etn anziana sono causate o «anticipate» dall'impiego di farmaci o dai troppi decibels di una vita in mezzo al più innaturale inquinamento acustico? Quanti danni uditivi si sarebbero risparmiati con un più controllato impiego di farmaci potenzialmente ototossici (streptomicina, kanamicina etc.)? E — visto che la rosolia materna è gran procacciatrice di danni al nascituro — quante sorditn potrebbero essere evitate da una profilassi vaccinica antirubeolica? Tn Italia, secondo una indagine della Demoskopea, il 12°?r della popolazione adulta — almeno 5 milioni di persone — soffre di un certo grado di sorditn (l'invaliditn uditiva viene al 4" posto dopo quella da affezioni artroreumatiche, cardiovascolari e mentali). Quali sono, nelle varie fasce d'etn, i fattori di rischio da identificare in tempo perche il deficit regredisca o perlomeno non si aggravi? A Roma, al Simposio «Moderne vedute di prevenzione medico sociale della sorditf?» il prof. V. Camarda ha allineato — secondo cause, tipo di sorditn ed «etn-bersaglio» — il dolente problema della «incomunicabilitn uditiva». Nell'epoca prenatale (vita intrauterina) i fattori congeniti, tossici, virali (la rosolia ne è il più noto e temuto esempio), microbici e parassitari possono determinare alterazioni uditive. Lo «screening» alla nascita (o, meglio, al 5-6 mese di vita) può permettere risultati rieducativi e protesici. La vaccinazione antirubeolica nelle bambine prepuberi rappresenta la profilassi di elezione per il «Rischio-rosolia». Nell'epoca neonatale - prescolare (0-5 anni) le cause più frequenti di ipoacusia sono quelle tossiche ed infiammatorie. Nell'epoca scolare (5-14 anni) prevalgono le «sorditn rinogene» (da otiti secretive, adenoiditi etc). Non sono eccezionali quelle da trauma nel «bambino maltrattato» (da schiaffi e percosse in zona auricolare). Nell'epoca giovanile - adulta (14-45 anni) hanno importanza quelle infiammatorie, la sindrome di Menière e l'ipoacusia da «trauma acustico cronico» dei lavoratori in ambienti rumorosi, degli addetti alle mine, dei cacciatori, dei cittadini esposti al semplice rumore di fondo del gran traffico. Nell'età presenile (45-65 anni) predominano le cause degenerative e vascolari (arteriosclerosi, diabete, infarto cocleare etc), tossiche (alcolismo, farmaci etc). E' fisiologi¬ ca, o quasi, la discreta perdita d'udito in tarda etf>? Da osservazioni praticate in Amazzonia risulta che. in zone indenni da inquinamento da rumore, la «presbiacusia» (cosiddetta «sordità da invecchiamento») è di gran lunga ritardata nei confronti di quella «accelerata» che si osserva invece nel nostro mondo civilizzato, nei soggetti esposti a indici di rumorosità ambientale anche solo di media entità (i 60-70 decibel del traffico cittadino). Ezio Minetto

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