Per il Banco Ambrosiano un'inchiesta sul capo della Procura di Milano

Per il Banco Ambrosiano un'inchiesta sul capo della Procura di Milano Un fascicolo ai giudici di Brescia Per il Banco Ambrosiano un'inchiesta sul capo della Procura di Milano DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Alla Procura generale di Brescia è stata aperta un'inchiesta sulla base di un fascicolo trasmesso dalla Procura generale di Milano. Riguarda il comportamento di alcuni magistrati (il procuratore capo di Milano, Mauro Gresti. e Ugo Zilletti. vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura) durante l'inchiesta sul Banco Ambrosiano. Il fascicolo è stato inviato a Brescia (competente per territorio nelle indagini che riguardano giudici milanesi) mentre la stessa Procura generale avocava a sé l'inchiesta sugli illeciti di Roberto Calvi, presidente dell'istituto di credito: un provvedimento, viste anche le ultime notizie, preso proprio per evitarne un possibile insabbiamento. Ora quindi sul Banco Ambrosiano esistono due inchieste. La prima, già avviata dal sostituto procuratore Luca Mucci, riguarda il procedimento giudiziario per truffa, esportazione di valuta e falso in bilancio contro Roberto Calvi. In particolare l'accusa si riferisce a un acquisto da parte della banca di azioni del Credito varesino e delle assicurazioni «Toro» per una somma superiore di 50 miliardi al loro reale valore. Tale somma sarebbe rimasta all'estero per poi finire ai massimi' responsabili del Banco Ambrosiano. L'indagine, dopo l'avocazione, è stata affidata ai sostituti procuratori generali Ovilio Urbisci (giudice istruttore nell'inchiesta Sindona) e Gerardo D'Ambrosio (giudice istruttore di piazza Fontana). L'altra inchiesta, a Brescia, sulle supposte intromissioni e pressioni di alcuni magistrati, si concentrerebbe in particolare sui retroscena della restituzione del passaporto a Roberto Calvi. Secondo alcune voci, pubblicate anche da un settimanale, alla restituzione del passaporto si sarebbe interessata la Loggia massonica P2. di Licio Gelli. che avrebbe sollecitato Ugo Zilletti. vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, il quale a sua volta avrebbe esercitato pressioni in questo senso sul procuratore Gresti. Tali voci sono state smentite dal sostituto procuratore Mucci. il quale ha dichiarato che la restituzione del passaporto fu presa sotto sua «autonoma responsabilità-. Il procuratore generale Carlo Marini non ha voluto invece fare alcun commento: sta di fatto però che ha avocato l'inchiesta e ha inviato il fascicolo ai giudici di Brescia.

Luoghi citati: Brescia, La Loggia, Milano