Il msi non vuole più evitare il referendum sui tribunali militari
Il msi non vuole più evitare il referendum sui tribunali militari L'accordo tra partiti è saltato? Il msi non vuole più evitare il referendum sui tribunali militari ROMA — Rischia di saltare l'accordo per evitare il referendum sui tribunali militari e la trattativa per evitare anche quello sull'ergastolo. A quanto si apprende dall'agenzia Italia, il msi ha infatti avuto un «ripensamento»: mancando l'unanimità, il provvedimento di riforma dei tribunali militari non può essere esaminato in sede legislativa (senza cioè passare per l'aula) dalla Commissione Giustizia-Difesa della Camera. Sull'ergastolo resta la minaccia di ostruzionismo già preannunciata dai missini. Il msi agirebbe in questo modo per far approvare in tempi rapidi e senza modifiche la nuova legge sul finanziamento dei partiti (che è avversata dai radicali). Una dichiarazione del radicale Cicciomessere conferma il pericolo che non si riesca ad evitare il sesto referendum: -I cittadini avranno una ulteriore buona ragione — afferma tra l'altro il deputato radicale — per votare "si": gli squallidi ricatti del msi utilizzato, come sempre, da alcune forze politiche per operare la solita rapina ai danni dei contribuenti». Sulla questione è intervenuto il vicepresidente della Commissione Difesa della Camera Accame: -Il movimento sociale forse rimpiange — ha dichiarato — i tempi dei tribunali militari di Caporetto. delle decimazioni in massa: la morte giocava il ruolo che le ha sempre voluto attribuire il msi e che ancora ribadisce con la pena di morte, di cui i tribunali militari sono stati in passa togli alfieri». •Non conosco i motivi che hanno indotto il movimento sociale — ha dichiarato il capogruppo repubblicano Mammi — a rendere più lento il cammino del progetto di legge di modifica dei tribunali militari, col rischio di infliggere agli elettori un referendum del tutto inutile. Credo sia interesse democratico di tutti semplificare per quanto possibile il complesso delle domande referendarie. Con questo uso del referendum rischiano di tramutarlo da strumento di partecipazione ad ulteriore elemento di frattura fra istituzioni e cittadini».
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