Al Parlamento è rimasto solo un mese per approvare le leggi in programma di Alberto Rapisarda

Al Parlamento è rimasto solo un mese per approvare le leggi in programma Prima di arrivare alle elezioni amministrative di giugno Al Parlamento è rimasto solo un mese per approvare le leggi in programma ROMA — Forlani non ha vita facile; infatti non può mai contare sulla sua maggioranza dc-psi-psdi-pri. che dopo aver retto felicemente per 200 votazioni sul bilancio dello Stato 1981 senza perdere un colpo (superando addirittura 70 scrutini segreti, occasione tradizionale degli agguati dei «franchi tiratori»), si è incrinata nuovamente per tre volte al termine della settimana. Il governo è stato battuto prima in Commissione, poi due volte in aula. Il fatto nuovo è che, in queste occasioni, più che di imboscate di «franchi tiratori», sembra si sia trattato di aperti dissensi di una parte dei deputati della maggioranza con le proposte del governo. Cosi è stato nella Commissione Affari costituzionali sulla miniriforma dell'Inps. cosi è stato in aula su un emendamento presentato dal governo al decreto per i terremotati del Sud. In entrambi i casi, una parte dei democristiani ha condiviso le obbiezioni dell'opposizione comunista, senza preoccuparsi di nasconderlo troppo. Mentre i socialisti accusano la de di fare il dop¬ pio gioco Forlani pensa quindi con preoccupazione all'attività legislativa che rimane da qui sino alle ferie estive. In teoria, ci sono ancora due mesi e mezzo di lavoro per i deputati, fino al 21 giugno, data delle elezioni amministrative, il limite estremo oltre il quale a Montecitorio nessuno azzarda più previsioni. In pratica i giorni di lavoro effettivo per i parlamentari potrebbero ridursi a meno di un mese. Il Parlamento andrà in vacanza da venerdì 17 aprile sino al 5 maggio, per santificare Pasqua e per permettere ai socialisti di tenere il loro congresso dal 22 al 26 di questo mese. Ci sarà probabilmente una breve interruzione di un paio di giorni verso la fine di aprile. Poi una settimana di sospensione dei lavori prima del referendum del 17 maggio e un'altra settimana in coincidenza del congresso repubblicano. A giugno le elezioni amministrative dovrebbero essere precedute da un paio di settimane di sospensione dei lavori. Non sono in molti a sperare in altre occasioni di lavoro ef¬ fettivo dopo le elezioni del 21 giugno, dato che è diffusa la convinzione a Montecitorio che i socialisti potrebbero essere tentati di far cedere il governo Forlani se otterranno un successo delle urne. Come è tradizione, infatti, durante le crisi di governo le Camere rimangono aperte, ma in pratica non producono nulla. A scanso di rischi, il lavoro legislativo che resta è comunque •■■Ululili tu umili min ih stato concentrato nei prossimi giorni. Al Senato la prossima settimana sarà approvato definitivamente il bilancio dello Stato. Alla Camera sono in programma votazioni da qui a giovedì su una lunga lista di decreti. Il successivo impegno di rilievo per la Camera, dopo Pasqua, sarà il dibattito e il voto in aula per concedere o no le autorizzazioni a procedere in i giudizio contro gli amministratori di de. psdi e pri coinvolti nello scandalo Italcasse. Il caso dell'amministratore t socialista del tempo, il sen. Formica, è stato già risolto a Palazzo Madama con il rifiuto dell'autorizzazione. Merita una menzione speciale, tra le leggi in discussione alla Camera, una «perla» approvata con grande discrezione dal Senato in Commissione. Nel disegno di legge che deve stabilire quali sono i Comuni colpiti dal terremoto in Basilicata e Campania è stato inserito un articolo per garantire, di fatto, la promozione all'esame di maturità di tutti gli studenti delle due regioni. Alberto Rapisarda

Persone citate: Forlani, Formica

Luoghi citati: Basilicata, Campania, Roma