Il Senato varerà prima di Pasqua la piccola riforma delle pensioni

Il Senato varerà prima di Pasqua la piccola riforma delle pensioni Il testo è giunto ieri a Palazzo Madama, dopo il sì della Camera Il Senato varerà prima di Pasqua la piccola riforma delle pensioni Dovrà pronunciarsi soltanto sui punti modificati: tetto a 18,5 milioni, prepensionamento per i dipendenti delle aziende in crisi, condono per imprese in arretrato coi versamenti DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — La miniriforma delle pensioni sarà definitivamente approvata dal Parlamento prima di Pasqua. Almeno è questo l'impegno dei senatori che ieri hanno ricevuto dalla commissione Lavoro della Camera il testo del disegno di legge con gli emendamenti imposti dalla commissione Affari Costituzionali. Palazzo Madama, in pratica, nei primi giorni della settimana entrante (martedì o mercoledì) dovrà pronunciarsi soltanto sui punti modificati dai deputati. Si sblocca cosi una situazione che aveva fatto temere tempi lunghi per il varo della miniriforma. Queste le novità di rilievo del provvedimento atteso da milioni di lavoratori, dalle aziende in difficoltà e dallo stesso Istituto di previdenza. 1) Il «tetto» di retribuzione pensionabile viene elevato da 12 milioni 600 mila lire annue a 18 milioni 500 mila lire, limitatamente, però, ai pensionati dal primo gennaio 1981. 2) Prepensionamento per i dipendenti delle aziende in difficoltà: possono cioè anda¬ re in pensione con cinque anni di anticipo valutati a tutti gli effetti, i lavoratori di imprese come la Fiat, la Montedison, la Olivetti. La norma riguarda tutti, operai e impiegati. 3) Snellimento delle procedure per la liquidazione delle pensioni (le pratiche dovrebbero risolversi nel giro di qualche mese). 4) Decorrenza delle pensioni dal compimento di 55 anni per le donne e di 60 anni per gli uomini e non dal momento della presentazione della domanda. 5) Il condono per le imprese in arretrato con i versamenti dei contributi slitterà dal 31 marzo al 31 maggio 1981 e riguarderà anche i contributi Inam (malattia) e Inail (infortuni). 6) L'Inps assumerà circa 9 mila dipendenti con procedure rapide. I nuovi concorsi potranno svolgersi infatti sulla base di «test» di agevole lettura. Inoltre, è stata disposta la soppressione quasi totale del congelamento di posti a favore dei dipendenti degli enti soppressi, quelli cioè cosiddet¬ ti «inutili» e quelli mutualistici. 7) L'Istituto di previdenza avrà anche facoltà di acquisire gli immobili necessari all'operatività del piano di decentramento sul territorio. 8) La possibilità di ricorso alla cassa integrazione guadagni viene estesa anche alle imprese commerciali con più di mille dipendenti. 9) I contributi dei lavoratori autonomi non saranno più riscossi attraverso le esattorie, ma per mezzo conto corrente. Questa soluzione, tra l'altro, consentirà agli interessati di risparmiare un pesante aggio. Nel nuovo testo sono recepite le osservazioni critiche della commissione Affari Costituzionali della Camera. I rilievi riguardano, in particolare, tre punti: i concorsi Inps che possono (e non debbono, come previsto originariamente) essere fatti con test bilanciati; la contrattazione che dovrà essere vincolata alla legge sul pubblico impiego e non lasciata alla sola contrattazione sindacale: la cancellazione di posti nei concor¬ si riservati ad ex dipendenti degli istituti di patronato. Lo sblocco della vicenda avutosi con l'accordo in extremis di tutte le forze politiche è stato accolto con soddisfazione dal presidente dell'Inps. Ruggero Ravenna. -Il provvedimento sulla miniriforma — ha detto — rappresenta un importante momento per la realizzazione della riforma generale del sistema da lungo tempo sollecitata da milioni di lavoratori e di pensionati».

Persone citate: Inam, Ruggero Ravenna

Luoghi citati: Roma