Raid di una brigata israeliana elitrasportata nel Sud Libano

Raid di una brigata israeliana elitrasportata nel Sud Libano Contro basi di guerriglieri su un fronte a 50 km da Beirut Raid di una brigata israeliana elitrasportata nel Sud Libano Immediata la risposta dei fedayn - Sette Phantom israeliani bombardano Ras Saidat Decine di morti e feriti - Continuano i combattimenti a Nord, nella regione di Zahle NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — L'esercito israeliano ha compiuto nella notte tra giovedì e venerdì un'operazione su vasta scala contro basi dei palestinesi nel Libano meridionale, in diverse località che si trovano da 50 a 75 chilometri a Sud di Beirut, lungo la costa. Una unità elitrasportata ha attaccato centri di feddayn soprattutto nella zona tra Zaharane e il fiume Litani. Secondo la descrizione del portavoce dell'esercito, l'operazione fa parte di quelle preventive: il comunicato, infatti, insiste sui preparativi sventati e sulle armi pronte all'azione, che sono state distrutte. Questo complesso raid. che non ha sfiorato le zone controllate dai siriani, era stato preceduto da una serie di tiri delle artiglierie palestinesi su Mariyaoun, ai quali i cannoni delle milizie del maggiore Haddad avevano prontamente risposto, aiutati dall'esercito d'Israele. I duelli delle contrapposte artiglierie si sono prolungati per tutta la notte fino alle 5 del mattino, mentre, secondo un esponente dell'Unifil, i cannoni israeliani hanno bombardato anche la regione di Tiro, probabilmente per distrarre l'attenzione dall'operazione esportata che l'esercito aveva iniziato. Si è trattato dell'impresa dei soldati della brigata Golani che hanno concentrato il loro attacco soprattutto su un'importante base di guerriglieri a Nord-Est di Nabatieh, su un terreno roccioso e accidentato: un centro di raggruppamento di Al Fatah e del Pronte popolare, il comando generale di Ahmed Jbril. La base viene descritta come una posizione fortificata dotata di arsenale comprendente una cinquantina di uomini con mitragliatrici pesanti e armi antiaeree montate su camion, oltreché carri armati di fabbricazione sovietica di cui alcune decine di esemplari sono state recentemente fornite all'Olp attraverso l'Ungheria. L'effetto-sorpresa non è stato totale e i soldati israeliani hanno incontrato vivace resistenza, tanto che un graduato è stato ucciso nell'azione e un soldato ferito. Tuttavia il commando ebraico è riuscito a distruggere la base e ha ucciso almeno sette dei suoi occupanti, ferendone tre o quattro. Due tanks sono stati distrutti. Il capo di stato maggiore dell'esercito, gen. Eitan, ha espresso il suo compiacimento per i risultati dell'impresa, notando che era la seconda volta che l'esercito incontrava sul fronte Nord dei carri armati, la prima essendo stata sul Golan durante la guerra del Kippur: -I terroristi non avranno altra scelta che di ritirare le autoblindo che hanno portato in prima linea sul fronte libanese-. C'è stata subito una rappresaglia. Ieri mattina nelle prime ore. i palestinesi hanno fatto cadere razzi Katiuscia su centri dell' Alta Galilea, costringendo gli abitanti della regione a trascorrere lunghe ore nei rifugi, ma non ci sono state vittime e i danni sono lievi. Più tardi, nella mattinata, gli aerei sono entrati in azione: secondo il portavoce dell'esercito sette Phantom hanno attaccato posizioni dei terroristi nel settore di Ras Saidat, non lontano da Damour. a una ventina di chilometri a Sud di Beirut. Tutti gli aerei sono rientrati indenni alle basi e i piloti sostengono di aver colpito gli obiettivi prefissati. Questo raid, come l'azione della notte precedente, viene considerato nel quadro delle operazioni destinate a impedire ai terroristi di organizzarsi e di compiere incursioni in territorio israeliano. Un primo bilancio proveniente da Beirut parla di 15 morti e di 25 feriti nella regione di Damour, dove sono scoppiati numerosi incendi, mentre si dice che a Nord, nella regione di Zahle, la situazione continua ad essere tesa. Questa serie di operazioni israeliane nel Sud del Libano, sospese durante la visita di Alexander Haig, è giudicata con preoccupazione dagli osservatori stranieri, secondo i quali i militari prendano iniziative dettate da motivi puramente strategici, senza tener conto della delicata situazione politica e delle ripercussioni che le loro iniziative possono avere in questo momento. Proprio ieri mattina, Chaim Herzog — il più autorevole dei commentatori militari israeliani — osservava sul Jerusalem Post, in un articolo scritto prima dei raid nel Libano meridionale: -E'assolutamente essenziale che Israele mantenga il principio del controllo civile sui militari. Oggi virtualmente esso non esiste perché non c'è un ministro della Difesa efficiente: di qui il vuoto che è riempito dai militari. La situazione nel Sud del Libano esige attualmente un maggior grado di sottigliezza e di comprensione di tutte le sfumature e della necessità di mantenere lo status quo... Essa esige soprattutto un ministro della Difesa in Israele che imponga l'autorità ch'ile sulle forze armate-. Libano del Sud. Paracadutisti israeliani che hanno partecipato al raid lasciano l'elicottero

Persone citate: Ahmed Jbril, Alexander Haig, Chaim Herzog, Eitan, Fatah, Golan, Haddad, Jerusalem, Phantom