Curcio condannato a cinque anni Amnistia per l'avvocato Lazagna

Curcio condannato a cinque anni Amnistia per l'avvocato Lazagna Concluso a Milano il processo contro i «Gap Feltrinelli» Curcio condannato a cinque anni Amnistia per l'avvocato Lazagna Il legale, condannato a quattro anni e sei mesi in primo grado, è stato prosciolto dall'associazione sovversiva - Un anno in meno (da sei a cinque) per i Br Zuffada a Casaletti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Dopo sei ore di camera di consiglio i giudici della corte d'assise d'appello hanno emesso la sentenza al processo Gap-Feltrinelli nel quale sono confluite, senza troppo ordine, numerose inchieste tra loro non collegate se non dal periodo cui risalgono i fatti: la preistoria del terrorismo, si può dire. La pena più alta è stata inflitta a Renato Curcio (cinque anni e dieci mesi) mentre i due brigatisti Pierluigi Zuffada e Attilio Casaletti. che lo aiutarono a fuggire dal carcere di Casale Monferrato, hanno avuto un anno in meno contro i sei che erano stati inflitti a tutti e tre in primo grado. A due anni è stato condannato Giuseppe Saba (cinque anni in assise): per l'avvocato Giovanbattista Lazagna (quattro anni e sei mesi in primo grado) il reato di organizzazione di associazione sovversiva è stato degradato in uno minore e giudicato coperto dall'amnistia: quattro anni e cinque mesi (quattro anni e sei mesi in primo grado) a Giacomo Cattaneo accusato del sequestro Macchiarmi; tre anni e quattro mesi, come in primo grado per Giorgio Semeria e Augusto Viel; confermati tre anni a Enzo Fontana e due anni e otto mesi a Umberto Farioli: non doversi procedere per difetto di giurisdizione nella tstradizione per Carlo Fioroni (quattro mesi) il pentito che ha quasi monopolizzato le udienze dedicate agli interrogatori di fronte all'ostentato forfait degli imputati detenuti. A completare il quadro vanno le assoluzioni con formula piena di Luigi San Germano (insufficenza di prove due anni fa), della moglie Marinella Gassa, di Franco Marinoni e di Verena Vogel. La corte ha modificato in qualche punto le richieste del p.g. ricalcando la sentenza di primo grado eccezion fatta per alcuni reati caduti in prescrizione o coperti da amnistia. Il procuratore generale Serafino duella aveva sostanzialmente chiesto la conferma delle condanne di primo grado, più due assoluzioni e due proscioglimenti per amnistia. Le pene relativamente più alte erano state proposte per Renato Curcio e per i due Br che lo aiutarono a fuggire dal carcere di Casale Monferrato, nel feb- braio '75: cinque anni e dieci mesi a testa, cioè due mesi in meno rispetto alla sentenza di primo grado. Quattro anni e otto mesi erano stati chiesti per Giuseppe Saba: quattro anni per l'avvocato Giovan Battista Lazagna: quattro anni e tre mesi per Giacomo Cattaneo Le altre pene proposte erano tutte al di sotto dei 4 anni: tre anni e quattro mesi per Semeria e Viel. tre anni per Fontana, due anni e tre mesi per Farioli: solo quattro mesi infine (come in primo grado) per Carlo Fioroni. E' stato un processo tranquillo, con gli imputati brigatisti che a parole non accettavano la loro situazione, ma nei fatti si. Non hanno mai interrotto il dibattimento con gesti clamorosi: hanno solo lasciato l'aula durante la testimonianza del «pentito» Carlo Fioroni, ma anche questo lo hanno annunciato senza iattanza. E proprio qui sta buona parte della differenza con il dibattimento di primo grado, infarcito di comunicati e di proclami, con minacce un po' a tutti, con il grido di Curcio ai carabinieri (-vi annienteremo») echeggiante, con i magistrati che pochi giorni prima avevano seguito il feretro del collega Alessandrini, con Milano sconvolta dall'uccisione dell'orefice Torregiani. Sul fronte del terrorismo ben diverso il bollettino di guerra di questo aprile milanese: arrestati Mario Moretti e altri 4. dice. Forse Curcio. Zuffada. Casaletti. Fontana. Viel e Semeria si sono solo adeguati ai tempi. O forse è una illusione che ci creiamo con le nostre speranze, m. f.

Luoghi citati: Casale Monferrato, Milano