Pertìni ha reso omaggio alla salma dell'agente uccìso a Roma dalle Br

Pertìni ha reso omaggio alla salma dell'agente uccìso a Roma dalle Br Ancora nessuna traccia dei terroristi, stamane i funerali Pertìni ha reso omaggio alla salma dell'agente uccìso a Roma dalle Br DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il presidente della Repubblica, Pertini. si è recato ieri pomeriggio nel carcere di Rebibbia per rendere omaggio alla salma di Raffaele Cinotti. l'agente di custodia assassinato dalle «Brigate rosse... La camera ardente era stata allestita nella caserma degli agenti di custodia, ospitata in un edificio attiguo al penitenziario. I funerali di Cinotti si terranno stamane alle 10 nella chiesa di Ponte Mammolo. Ieri mattina, all'istituto di medicina legale dell'Università, è stata effettuata l'autopsia sul cadavere dell'agente. Cinotti è stato raggiunto da otto dei sedici colpi sparati dai terroristi e, contrariamente a quanto era stato detto in un primo momento, è morto sul colpo. La maggior parte dei proiettili sono penetrati dalle spalle andando a ledere organi vitali. Per l'agente non c'è stato scampo. Appostati dietro le colonne che sorreggono il cancelletto di entrata della sua abitazione in via degli Acquaroni. al Casilino, i brigatisti, favoriti anche da un manto di nebbia che all'alba di martedì ha avvolto le zone periferiche di Roma, hanno sparato e ucciso, allontanandosi poi con calma sulla «128» bianca con la quale erano arrivati. I pochi testimoni che hanno assistito al delitto, un'inquilina ed un operaio che si recava in quel momento in uno dei tanti cantieri edilizi della zona, non sono in grado nemmeno di descrivere i volti degli assalitori. Ancora nessuna traccia è stata rinvenuta dell'auto usata dai brigatisti. Sull'agguato, insomma, non c'è. al momento, nessuna indicazione che possa risultare utile al lavoro degli inquirenti. Intanto nella palazzina di via degli Acquaroni. ieri mattina, dietro le finestre chiuse Maria Assunta Di Scala, la moglie della guardia uccisa, è stata attorniata dai numerosi parenti. La donna non riesce a rassegnarsi. E pensare che Raffaele, ha raccontato fra le lacrime, aveva più volte chiesto il trasferimento a Caserta per poter vivere con la moglie e i due bambini accanto agli anziani genitori che abitano a San Prisco di Caserta e ai suoceri che risiedono a Santa Maria di Castellabbate. vicino Salerno. Ma non c'è stato niente da fare: ogni volta i superiori gli facevano capire che era indispensabile che lui fosse 11 dove prestava servizio e che era difficile sostituirlo. Era un ottimo elemento e non poteva¬ no farne a meno: il suo zelo e le sue alte qualità professionali hanno segnato anche la sua fine. Né Raffaele Cinotti ha mai intuito ciò che poteva accadergli. Parenti e amici sono concordi nel dire che mai egli ha avuto sospetti o timori: prima di uscire, ogni volta, l'unica raccomandazione che faceva alla moglie era di nonaprire a nessuno. Ma ormai, a Roma, sono in molti a comportarsi cosi. Perdili piange davanti alla salma di Raffaele Cinotti, accarezzata dalla moglie e dalla madre

Persone citate: Di Scala, Pertini, Raffaele Cinotti

Luoghi citati: Caserta, Roma, Salerno, San Prisco