«Caselle? E' tutto in perfetta norma»

«Caselle? E' tutto in perfetta norma» L'assessore Rolando in Comune «Caselle? E' tutto in perfetta norma» L'opposizione: «Lavori non finiti e i 12 miliardi spesi» - Cardetti: «E' provocatorio» Ritardi nei lavori per ammodernare la pista, memoriale del direttore dei lavori, ing. Manfredi, minacce (rientrate) di dimissioni del vice presidente della Sagat. Luigi Vadala. Così ieri sera, sollecitato da alcune interpellanze ed interrogazioni (de e pli), il caso Sagat è arrivato in Consiglio comunale. Un dibattito vivace, introdotto dall'assessore Rolando, da alcuni giorni nel mirino degli strali de. pri e pli. «I lavori — ha detto Rolando — stanno proseguendo nella più assoluta regolarità: la pista è stata approvata dal ministero, è agibile, diversamente l'aeroporto non sarebbe aperto-. Tutto a posto dunque? «Certo. Tant'è vero che le opere non conformi sono state rifatte-. -Il rapporto Manfredi inoltre è interno alla società. Contiene punti di vista personali e non tiene conto di alcune decisioni. Comunque, ripeto, si tratta di un documento interno che dovrà essere valutato dalla Sagat. Un fatto è certo: la società che gestisce l'aeroporto è sana. Tutto il resto è polemica spicciola, dannosa per la società e per gli utenti-. Giudizio non condiviso dalle opposizioni. « Gli anni sono passati — ha detto il pli Dondona — ed oggi i lavori sono solo al 50 per cento. Ma i soldi (circa 12 miliardi) sono stati spesi. Ragion per cui la città, i contribuenti si dovranno accollare, in un altro consuntivo, i miliardi in più che dovranno essere spesi-. Il psdi Magliano: «// rapporto Manfredi contiene rilievi critici sulla gestione della Sagat. Queste cose vanno approfondite: chi ha responsabilità negative — se ne ha — deve essere perseguito-. Il pri Ravaioli: «La vicenda Sagat ha due facce: la prima presenta un attivo bilancio, la seconda raffigura un incredibile comportamento degli organismi di rappresentanza con trasmissione ai giornali di notizie riservate, dimissioni di amministratori date ad organismi non competenti. Sul cosiddetto rapporto Manfredi emergono due possibilità: ha ragione il direttore dei lavori o ha torto: la Sagat deve trarne le conseguenze-. I de Gatti. Falletti e Gaiotti: «Perché, se le cause dei ritardi sono quelle denunciate dall'ing. Manfredi, gli amministratori Sagat non hanno preso atto della loro incapacità dimettendosi? Se Manfredi ha detto il falso, perché non è stato allontanato?-. A tutto ciò hanno risposto, per la maggioranza, il psi Cardetti ed i comunisti Quagliotti e Ferrara ponendo in evidenza che il bilancio Sagat è da tre anni attivo (-Eppure la notizia è sempre stata trascurata-, ha osservato Quagliotti). Cardetti in particolare ha aggiunto che -la polemica esasperata su alcuni ritardi non è altro che il tentativo postumo di coprire la precedente fallimentare gestione de-. Anche per Giuliano Ferrara, capogruppo pei, «la Sagat è ben gestita: lo dimostra il fatto che malgrado i tre anni di ritardo (1973-16) provocati dalla gestione del de Baitone, le opere dell'aeroporto sono nella media di avanzamento lavori di tutte le altre aerostazioni italiane-.