Serrata delle edicole Gli editori: i giornali usciranno lo stesso

Serrata delle edicole Gli editori: i giornali usciranno lo stesso La protesta venerdì 10 aprile Serrata delle edicole Gli editori: i giornali usciranno lo stesso ROMA — In relazione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni Cgil-Cisl-Uil dei rivenditori di giornali, per tutta la giornata di venerdì 10 aprile, la federazione degli editori (Fieg) afferma in un comunicato che -l'annuncio dei sindacati dei giornalai di chiudere le edicole per indurre il Senato a modificare le norme sulle rivendite dei giornali contenute nella proposta di legge per l'editoria approvata dalla Camera, costituisce una grave manifestazione di arroganza e di insensibilità». -A fronte dell'atteggiamento responsabile di tutte le componenti della stampa italiana (editori, giornalisti, poligrafici) di anteporre alla difesa massimalistica dei propri interessi l'obiettivo del sollecito iter della legge — prosegue il comunicato della Fieg — i giornalai ricorrono alla serrata per sostenere l'eliminazione di ogni, sia pur cauto, accenno di liberalizzazione della rete di vendita dei giornali». -Riesplode cosi — è detto poi nel comunicato della fede¬ razione degli editori — la logica corporativa di una categoria che sembra aver dimenticato die l'obiettivo primo di una legge per l'editoria deve essere quello della massima diffusione della stampa e non quello del mantenimento di assetti privilegiati anche quando contraddicano quell'obiettivo. Del resto gli stessi editori sono sicuramente contrari ad una indiscriminata proliferazione dei punti di vendita». -Sulla base di questa realistica posizione — prosegue la nota della Fieg — che gli editori hanno sempre sostenuto, esiste la concreta possibilità, solo che lo si l'oglia, di concordare strumenti di applicazione della legge che con temperino gli interessi di tutte le pcrti in causa, compresi quelli, che quasi sempre si dimenticano, dei lettori». -Nella giornata del 10, comunque — conclude il comunicato — molti giornali usciranno, proprio per sottolineare la determinazione della stampa italiana nel difendere la libertà di informare».

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