Per la prima volta dal Papa i sindacalisti del Vaticano di Filippo Pucci
Per la prima volta dal Papa i sindacalisti del Vaticano Un colloquio di quasi due ore nella Sala del Trono Per la prima volta dal Papa i sindacalisti del Vaticano I 37 delegati gli hanno illustrato la loro «piattaforma rivendicativa» - Il Pontefice: «Sono stato operaio e vi comprendo bene» CITTA' DEL VATICANO — Il sindacato -di naturale ispirazione cristiana» costituitosi in Vaticano nello scorso anno e più ortodossamente definitosi -Associazione Dipendenti Vaticani», ha ieri ottenuto un grosso successo (un fatto inimmaginabile pochi anni addietro). I 37 delegati che lo costituiscono, in rappresentanza dei lavoratori dei vari settori dello Stato pontificio, sono stati ricevuti da papa Wojtyla alle 12,30 nella Sala del Trono e da lui trattenuti per circa due ore. Un -avve- nimento storico», dicono i rappresentanti del sindacato, che pone fine alla conduzione paternalistica e spesso di favoritismo che sempre aveva contraddistinto il trattamento dei lavoratori entro la cinta delle mura leonine. Giovanni Paolo II ha voluto che alla udienza — con la quale aveva potuto evitare che si compisse una «marcia pacifica» dei dipendenti vaticani attraverso le vie del piccolo Stato, la prima del genere per rivendicazioni economiche — fossero presenti il cardinale Casaroli. Segretario di Stato, e mons. Piovano, presidente della Commissione di quattro membri, incaricata di trattare con la -Associazione Dipendenti Vaticani». -Anche io in passato sono stato operaio, anzi mi sento ancora operaio nell'animo e vi comprendo bene», ha dichiarato Giovanni Paolo II. E ha promesso che seguirà -personalmente» le questioni inerenti al migliore trattamento dei dipendenti vaticani. Prima di ogni altro ha preso la parola durante l'udienza il presidente dell'Associazione Dipendenti, rag. Mariano Cerullo. romano cinquantenne, sposato con tre figli, tecnico della Radio Vaticana, il quale ha esposto in grandi linee la problematica generale delle rivendicazioni: 1) rispetto per la dignità dei lavoratori dipendenti dal Vaticano nella luce della dottrina sociale della Chiesa e dell'insegnamento dei pontefici: 2) riforma generale della normativa che renda più omogeneo il trattamento dei dipendenti stessi (vi sono quattro diverse amministrazioni autonome in Vaticano con disparità di trattamento) e più funzionali le amministrazioni: 3) un sistema retributivo che tenga conto della professionalità e della responsabilità oltre che del reale costo della vita. Dal primo luglio le ore settimanali lavorative in Vaticano verranno ridotte a 39. da 42 che erano ancora in molti settori, e «presto» saranno portate per tutti a 36. Ma non tutto è risolto, ad esempio la questione degli scatti biennali che era nel carnet del sindacato e intanto si accenna qualche contromisura. Da lunedi prossimo 409 dipendenti pensionati dal Vaticano dovranno rivolgersi alla organizzazione sanitaria italiana e rinunciare definitivamente al «Fondo Assistenza Sanitaria» dello Stato pontificio. Filippo Pucci
Persone citate: Casaroli, Giovanni Paolo Ii, Mariano Cerullo, Wojtyla
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano
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