Un esercito di centodiecimila in attesa di lavoro a Napoli

Un esercito di centodiecimila in attesa di lavoro a Napoli Si è concluso il censimento dei disoccupati Un esercito di centodiecimila in attesa di lavoro a Napoli NAPOLI — Il nuovo censimento dei senza lavoro, conclusosi ieri sera dopo diciannove giorni dalla data di apertura, conferma le pessimistiche previsioni sulla situazione occupazionale napoletana che tocca livelli allarmanti. Le cifre raggiunte — oltre 110 mila unità — danno ragione a coloro che reclamavano interventi immediati, scelte politiche oculate, adeguate soprattutto all'emergenza del momento. Nell'ultimo giorno hanno cambiato atteggiamento i disoccupati organizzati — i giovani iscritti nelle liste di lotta «Banchi nuovi». «Raid tre». «Udn» che avevano rifiutato di accettare il nuovo metodo di reclutamento, manifestando apertamente sfiducia al -listone di disponibilità al lavoro'. Centodiecimila disoccupati, in prevalenza giovani, sono dati preoccupanti e indicano che il 27-30 per cento della popolazione attiva chiede a Napoli con urgenza di essere avviata al lavoro, di uscire dallo stato di precarietà e di disagio dopo il crollo avvenuto anche nell'economia sommersa a causa del terremoto. E' troppo presto per poter tracciare una graduatoria. I disoccupati hanno riempito i moduli, risposto sotto propria responsabilità ad una serie di quesiti; indicato mansioni, stato di famìglia, reddito, qualifiche di lavoro. Fino a ieri 32 mila schede, ottenute sulla base delle richieste dei disoccupati, sono già state inviate a Roma al ministero del Lavoro: saranno inserite nel cervello elettronico per l'elaborazione definitiva dei dati per la compilazione della graduatoria finale. Tutto sarà pronto per il 15 aprile, data in cui. secondo gli accordi col ministro del Lavoro, dovrebbero essere avviati ad un'occupazione i primi 2500 disoccupati. Per il 15 maggio è previsto l'inserimento nel ciclo produttivo di altri 7500. a. 1. truffa aggravata e continuata ai danni di decine di persone, alle quali con carte truc cate è riuscito a spillare diverse centinaia di milioni. Cominciate le indagini e sequestrate carte da gioco e particolari lenti a contatto che D'Angelo si applicava agli occhi, la squadra mobile è riuscita ad accertare che D'Angelo come «tecnico» veniva chiamato in diverse città d'Italia e persino in Africa a ripulire facoltosi appassionati di giochi d'azzardo, che volta per volta venivano reclutati attraverso ragazze «squillo» ed hostess facenti parte dell'organizzazione.

Persone citate: D'angelo

Luoghi citati: Africa, Italia, Napoli, Roma