Il grande appello «salviamo la natura» diverrà un libro scritto dai ragazzi

Il grande appello «salviamo la natura» diverrà un libro scritto dai ragazzi Per il concorso de «La Stampa» la commissione è al lavoro Il grande appello «salviamo la natura» diverrà un libro scritto dai ragazzi Lo spoglio degli elaborati inviati dalle scuole di tutta Italia in risposta al concorso «Salviamo la natura» bandito da La Stampa e dal Wwf è ormai terminato. Le adesioni sono state 67.425: i lavori di classe 2981 di cui 2225 provenienti dal Piemonte, 194 dalla Liguria, 512 dal resto d'Italia. La commissione giudicatrice è al lavoro per esaminare e scegliere il materiale pervenuto: testi, disegni, dossier, cartelloni, giochi, in tale quantità da riempire un intero magazzino. Tutti bellissimi, ricchi di colore e di poesia, anche se alcuni purtroppo dovranno essere scartati perché non hanno svolto il tema, ma hanno parlato genericamente di inquinamento e danneggiamento della natura. L'impegno a cui erano stati invitati i nostri giovanissimi ecologi era quello di adoperarsi per salvare «un pezzo di natura». Salvarlo come? «Salvare», aveva spiegato Fulco Pratesi, presidente nazionale del Wwf, il Pondo mondiale per la natura, vuol dire anche «adottare» con amore un fiore in via di estinzione, una pianta soffocata dal cemento, un prato pestato dalle orde dei vandali del weekend. Ora i pezzi di natura adottati dai nostri lettori compongono un variatissimo e inedito panorama: un volto nuovo e genuino di una Italia verde e viva spuntata fuori quasi per incanto, Sono per lo più luoghi ben identificati: il «nostro Sangone» dei ragazzi di Moncalieri; le Terme dell'Acquasanta di Mele (Genova), adottate dalla classe II A: l'oasi verde della Vauda di Volpiano (classe IIF della media Alighieri); la Fornace popolata da animali rari e da acacie della valle Sauglia scelta da due classi della media Garibaldi di Chiavari: il Parco delle capanne di Marcardo (classe IH della media di Ovada); i boschi della Rocca di Ricaldone (classe 1F della media di via Cambiaso di Genova); la pineta di Spinazzola di Bari (classe IIB della media): il Bormida «con il suo piccolo mondo di vinti» (media Neruda di Torino e scuola elementare San Defendente di Acqui Terme): il Borbore (Sos urge salvarlo stop. Firmato media Gualtieri di Asti); la Baraggia di Candele (classe IIA della media Pavese); il viale degli Angeli di Cuneo ( media Bersezio); la pineta di San Giuseppe di Santu Lussurgiu, Oristano (classe VA); il Parco dei Lagoni di Mercurago (elementare Nicotera di Arona); la pineta di Vaneggia. Savona di cui si occupano i bimbi della 2' elementare; il viale delle palme di Finale Ligure .palme belle che riposate sul nostro viale, conoscete dialetti e lingue diversi perché tanta gente sta all'ombra delle vostre chiome a conversare». A volte i bambini richiamano l'attenzione su un intero paese, come quelli che abitano ad Arpiola di Mulazzo, un piccolo paese di campagna nell'alta Lunigiana dove ..ri sono ancora prati e campi e i contadini seminano le verdure, il grano e coltivano la frutta-. E cosi, come comunità affiatata di gente contadina, i suoi più piccoli abitanti lo vogliono salvare. Altri bimbi torinesi (la classe IF della media Giovanni XXIII) vorrebbero invece adoperarsi perché tutti si accorgessero quanto fa male al cuore guardare «le colline di d'Italia pelate» sia a causa degli incendi, sia per l'industrializzazione. « Verdi colli e grandi alberi sovrastavaano la nostra penisola. 1 torrenti, liberi nei loro letti d'argento, scorrevano attraverso le verdi pianure, anch'esse straripanti di verde. Ma l'uomo volle che queste bellezze venissero dìstrutte. E fu il deserto. A volte invece negli elaborati si parla soltanto di una strada, la piccola strada che porta alla scuola elementare di Pizzigoni di Catania; di un animale indifeso, come l'orbetto adottato dalla media Giovanni di Giona di Le Grazie (La Spezia); di una pianta, i vecchi carrubi di Laigueglia; l'ippocastano sotto cui vanno a giocare i bimbi di Chivasso: il mandorlo della pluriclasse di Castelletto Uzzone; le piante esotiche di Maclura alia periferia di Novara (segnalate dalla classe IV D della elementare Bottacchi); gli olivi attaccati dalla fumaggine della elementare di Aquila di Arroscia e della classe II A di Borgio Verezzi; il ciliegio selvatico di Ventimiglia (classe IIIB elementare); la quercia disegnata da un bimbo spastico delle elementari di Monfumo. Mentre selezioniamo i lavori, stiamo organizzando feste premiazione, o meglio incontri tra i ragazzi,. Il primo, dedicato alla Toscana, si svolgerà il 6 aprile a Livorno, nella Fortezza nuova, nell'ambito di una grande mostra organizzata dal Wwf. Alla fine raccoglieremo i testi e i disegni più significativi in una «Guida verde» che riassuma i risultati di questt) appello. v. s.

Persone citate: Baraggia, Bersezio, Bottacchi, Fulco Pratesi, Giona, Giovanni Xxiii, Gualtieri, Neruda, Pizzigoni