DALL'ESTERO
DALL'ESTERO Verso la normalità dopo tre giorni di incertezza Fuggito in Birmania il generale del fallito golpe in Thailandia Tutto si è risolto pacificamente L'appoggio della famiglia reale è stato determinante per l'autorità del premier Tinsulanond - Promessa clemenza per i ribelli BANGKOK — Le truppe governative sono ritornate ieri a Bangkok per mettere fine alla ribellione, durata tre giorni, degli ufficiali dell'esercito dissidenti a per ristabilire l'autorità del primo ministro Prem Tinsulanond. Le truppe hanno incontrato poca resistenza e dopo poche ore dal loro arrivo il colpo di Stato si è concluso con un nulla di fatto in modo cosi poco deciso come era cominciato nelle prime ore di mercoledì. La radio thailandese ha detto che il leader del fallito colpo di Stato, il generale Sant Chitpatima. ha lasciato Bangkok con un elicottero mentre il suo vice, il generale Vasin Israngkul Na Ayuthaya. si è arreso. Il generale Prem. che ha usato l'appoggio della famiglia reale come -asso nella manica» per mantenere il potere, farà il suo ritorno trionfale a Bangkok probabilmente oggi. Egli proviene dalla città di Korat nella parte Nord-orientale del Paese, dove aveva raccolto l'appoggio delle autorità militari e civili fedeli al suo governo. Le notizie secondo le quali il generale Sant. il leader ribelle sarebbe andato in Birmania, sono rimaste prive di conferma. In una trasmissione televisiva e radiofonica il generale Prem ha promesso clemenza per i soldati semplici che hanno partecipato alla ribellione. Sebbene il suo governo sia stato sottoposto a persistenti critiche durante i suoi tredici mesi di incarico, in particolare per la gestione dell'economia, il generale Prem gode di una notevole popolarità personale. Il suo prestigio potrebbe risultare aumentato dal modo quasi incruento in cui ha sventato il colpo di Stato e in precedenza dal modo in cui ha risolto il dirottamento dell'aereo indonesiano fino all'aeroporto di Bangkok la scorsa settimana. In una comunicazione del ministero degli Esteri alle ambasciate a Bangkok si dice che gli ufficiali ribelli avevano arbitrariamente indicato i comandanti dell'aviazione e della marina come esponenti del loro partito rivoluzionario. Nel testo si precisa poi che il generale Prem ha goduto sempre del più completo appoggio della marina e dell'aviazione così come della seconda, terza e quarta armata e di elementi della prima. Un fattore chiave non menzionato nel rapporto è stato la presenza a Korat del Re Bhumidol Adulvadej, sotto la protezione del generale Prem. L'appoggio del re al primo ministro ha fatto sì che gli autori del colpo di Stato trovassero grosse difficoltà a guadagnarsi l'appoggio popolare. Apparentemente, la conclusione di questo fallito tentativo di colpo di Stato ha avuto una vittima: un civile colpito da una pallottola casualmente mentre transitava in bicicletta nei pressi del palazzo reale, dove c'è stata l'unica sparatoria tra pattuglie avversarie. E' nella stessa sparatoria che sono rimasti feriti quattro soldati ribelli. L'aeroporto internazionale di Bangkok Don Muang è stato riaperto al traffico dopo essere rimasto chiuso per due ore ieri mattina per l'arrivo delle truppe fedeli al premier Tinsalanond. L'aereo dell'Alitalia che era rimasto bloccato per qualche ora è decollato alle 11.20 (6.20 ora italiana). Nella mattinata i soldati «ribelli» si sono riversati per le strade, indicando così che il colpo di Stato, durato poco più di due giorni, era fallito. Visibilmente sollevati, distribuendo sorrisi ai giornalisti e ai fotografi, hanno gridato: -Niente combattimenti, i thailandesi non combattono tra di loro, siamo fratelli». Durante l'ingresso delle truppe governative nella capitale si sono sentite solo sporadiche sparatorie, in alcune zone. Sebbene il colpo di Stato sia stato diretto nominalmente da due generali, la forza portante è stata — appunto — un gruppo di giovani ufficiali impazienti di fronte alle trasformazioni della società thailandese. Questi ufficiali si professano contrari alla corruzione, alle diseguaglianze sociali e alla mancanza di una piena democrazia. BANGKOK L tIl l P h hAparentemente la con
Persone citate: Prem, Prem Tinsulanond, Sant Chitpatima, Vasin Israngkul
Luoghi citati: Bangkok, Birmania, Thailandia
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