L'attentatore studiò per mesi gli itinerari del Presidente

L'attentatore studiò per mesi gli itinerari del Presidente L'attentatore studiò per mesi gli itinerari del Presidente Trovati in suo possesso gli orari dei precedenti viaggi di Reagan e ritagli su Oswald - Un gran giurì deciderà se Hinckley è sano di mente DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Un gran giurì deciderà se John Hinckley. il giovane che ha attentato alla vita del presidente Reagan. è in possesso delle facoltà mentali e può essere processato. Lo ha stabilito ieri a Washington il giudice Margolis, rinviando l'attentatore a un istituto psichiatrico per gli esami necessari. Mercoledì, un medico alleva definito Hinckley «capace di intendere e di volere», dopo un accertamento preliminare. Il magistrato ha acconsentito anche alla difesa di condurre una perizia. La data dell'udienza e a a i n e e a a decisiva di fronte al gran giurì non è stata fissata. Il giovane è apparso in tribunale con lo stesso abito indossato il giorno della sparatoria, ma protetto da un giubbotto antiproiettile. La polizia avelia adottato eccezionali misure di sicurezza. Hinckley ha parlato a inonosillabi, rispondendo solo alle domande del giudice. Al suo fianco, l'avvocato difensore Fuller gli ha dato saltuari suggerimenti. Mentre John Hinckley sedeva in aula, all'università di Yale, nel Connecticut, teneva una conferenza stampa la giovanissima attrice Jodie Fo- ster, per la quale egli ha scritto di aver compiuto l'attentato. La Foster ha smentito che nelle numerose lettere d'amore inviatele da Hinckley vi fossero allusioni a Reagan. «Sono lettere appassionate — ha detto — ma non minatorie, né nei miei confronti né in quelli di altri». Il giovane fece a Jodie Foster anche alcune telefonate, che lei troncò. L'attrice ha ammesso che almeno due volte Hinckley è andato a Yale, senza però riuscire mai a vederla. «Ci sono molte persone che mi cercano — ha spiegato — e circa 3000 che mi scrivono ogni mese. Le ultime lettere di Hinckley le consegnai al preside. Adesso le ha prese l'Fbi». Jodie Foster ha anche negato che il film in cui interpretava la parte di una giovanissima prostituta. Taxi driver, abbia suggestionato John Hinckley. La incenda narra di un uomo che uccide per lei. «Era un capolavoro», ha sostenuto, «non un'esplosione di violenza». Ha concluso di «non sentirsi affatto coinvolta» nel folle gesto del suo ammiratore. «So che teneva mie foto nel suo portafogli, e che ha sparato per farsi notare da me. E' una cosa che voglio dimenticare». L'attrice ha trasmesso all'Fbi tutte le informazioni in suo possesso. La polizia è convinta che l'attentatore avesse un piano pronto da alcuni mesi. Ha trovato infatti in suo possesso gli itinerari e gli orari di precedenti viaggi del Presidente, ritagli di giornali su Oswald, l'assassino di Kennedy, e soprattutto la lettera, mai spedita, in cui egli diceva di sperare di morire. Secondo gli inquirenti, sembra escluso che Hinckley avesse un complice. Tuttavia, le indagini proseguono anche in questa direzione, accentrandosi su Miami e Los Angeles, dove operano individui sospetti legati a Cuba. Il ministro del Tesoro Regan, che ha competenza in queste vicende, ha ordinato un'inchiesta sull'operato dei serinzi segreti durante la sparatoria. Rimane tuttora inspiegato, infatti, come John Hinckley abbia potuto avvicinarsi a sei-sette metri del Capo dello Stato. Il ministro ha promesso «maggior rigidità nelle misure di sicurezza per il futuro», ma ha ribadito la propria assoluta fiducia negli agenti. Il Congresso ha approvato la sua proposta per un encomio dei due feriti, McCarthy e Delahanty. e per l'uomo che ha spinto il Presidente nell'auto blindata e lo ha portato in ospedale, Parr. L'appartenenza del giovane al partito neonazista per un anno circa non è considerata una traccia importante. Mentre non si ritiene impossibile che qualcuno abbia strumentalizzato la sua follia, sembra difficile che si tratti di un fanatico di Hitler, per cui per altro «nutriva una misurata ammirazione». Se qualcuno ha incitato Hinckley, è stato più tardi. e. c.

Luoghi citati: Connecticut, Cuba, Los Angeles, Miami, New York, Washington