Al congresso psi cambia il vertice

Al congresso psi cambia il vertice Assise provinciale il 4-5 aprile Al congresso psi cambia il vertice Da Fornaciari la mano passa a Daffara (ambeduc craxiani) ■ Alla sinistra 22 per cento che rischia di avere pesanti riflessi anche sul Piemonte e su Torino». Quali proposte pensate possano uscire dai congressi provinciali e regionali? Fornaciari conclude: «Una proposta politica soprattutto: in grado di rafforzare l'autonomia e la capacità riformista del partito in città e in regione». Giuseppe Sangiorgio Avvicendamento al vertice del psi: l'attuale segretario, Pier Luigi Fornaciari del gruppo riformista che fa capo al presidente della giunta regionale, Enrietti, lascerà quasi sicuramente l'incarico a Daffara, pure craxiniano, ma della componente SalernoCoda-Rolando. Il passaggio delle consegne avverrà dopo il congresso provinciale che si svolgerà sabato e domenica all'Istituto Case popolari di Corso Dante. In questi giorni di vigilia si, stanno concludendo le assemblee sezionali. «Mancano pochi iioti — dicono al quartier .generale del garofano, in corso Palestro — e ormai le percentuali sono di fatto definite». Degli oltre 300 delegati che nel prossimo week-end saranno chiamati a rinnovare i 51 membri del comitato direttivo e ad eleggere i circa 140 delegati per il congresso regionale che verrà celebrato 8 giorni dopo, il 78 per cento toccherà ai riformisti di Craxi (divisi a Torino in gruppi diversi: La Ganga, che ha siglato un accordo politico con il collega on. Mondino ed il consigliere comunale Mollo; Enrietti; Coda-Salerno-Rolando); il 21,5 alla sinistra lombardiana (Nesi, Scicolone, Cardetti) e lo 0,5 per cento alle tesi di Achilli-De Martino e di Mancini. Anche i posti nel nuovo direttivo in linea di massima sono già stati suddivisi: 15 andranno alla coalizione La Ganga-Mondino; 14 a Salerno-Coda-Rolando, 11 a Enrietti e 11 alla sinistra di Nesi. Tutto a posto e tutti soddisfatti? Non proprio, in particolare se si esce dall'ufficialità dello staff craxi ano. Le sinistre, da Nesi ai rappresentanti di Achilli e di Mancini, hanno inviato alla segreteria centrale e alla federazione torinese proteste anche vivaci, accuse di irregolarità, minacce di ricorrere alla magistratura ordinaria. Fornaciari, segretario di federazione uscente, è tuttavia fiducioso: Sul piano tecnico — dice — stiamo valutando i risultati e, ovviamente, anche i ricorsi. Riteniamo che sia tutto regolare e i malumori di ch{ pensa di essere stato discriminato si dovrebbero chiarire e superare prima dell'apertura dei lavori congressualU. E sul piano politico? Quale discorso farà il psi torinese rispetto alle alleanze negli enti locali e nei confronti del governo nazionale? «A Torino riconfermiamo le intese stipulate nella scorsa estate sia per le giunte degli enti locali, sia per quella regionale. Nello stesso tempo ribadiamo il nostro pieno sostegno al governo Forlani, impegnato in una dura battaglia per far uscire il Paese da una gravissima crisi Sagat: che accade? Che succede a Caselle e soprattutto all'interno della Sagat? Lo vogliono sapere «con urgenza» i consiglieri comunali de Artusi e Falletti che hanno rivolto un'interrogazione al sindaco e all'assessore ai Trasporti. Le domande riguardano le dimissioni del vicepresidente Vadala, i problemi relativi ai lavori di ristrutturazione (tuttora irrisolti), i contrasti in seno al consiglio di amministrazione e i rapporti con la dire-, zione e col personale della Sagat. Gli interroganti chiedono' un dibattito sull'intera questione.

Luoghi citati: Piemonte, Salerno, Torino