Caronte va in pensione

Caronte va in pensione Scomparso dall'Adige l'ultimo traghetto Caronte va in pensione I fratelli Faggion, che attraversavano il fiume a Carpi di Villabartolomea (Verona), hanno detto basta - Il faticoso lavoro non rendeva più VERONA — Sono scomparsi i traghettatori sull'Adige. Gli ultimi rimasti, continuatori di una lunga tradizione, hanno rinunciato in questi giorni a proseguire nella loro attività, ormai superata. I fratelli Natale e Giovanni Maggiori, di Carpi di Villabartolomea. l'ultimo paese a confine con il Polesine, hanno detto basta. L'orgoglio di essere rimasti loro soli lungo tutto il corso del fiume a proseguire l'attività di barcaioli e traghettatori, non è stato sufficiente a farli continuare davanti all'età che avanza. Le barche sono state cosi messe in secca ed è stata ritirata la lunga fune che superava il fiume e che, rimanendo a filo d'acqua, serviva ad aiutare le forti e abili mani dei Faggion a mantenere il traghetto in linea e a vincere con sicurezza la corrente. Il traghetto di Carpi non aveva più ragione di rimanere attivo. Questo come tutti gli altri che da secoli avevano servito le popolazioni sulle due sponde dell'Adige dall'inizio del tratto di pianura, prima di Verona, quindi, fino al Rodogino. Il penultimo a cedere era stato il traghettatore tra San Giovanni Lupatoto e San Martino Buonalbergo. appena fuori Verona. Le dighe che avevano alterato le correnti e la portata d'acqua del fiume e la diffusione dei mezzi a motore, avevano accelerato la fine di questa storia minore dell'Adige. Così è arrivato l'ultimo giorno anche per il traghetto di Carpi, malgrado gli aggiornamenti attuati sulle barche per permettere di trasportare, oltre ai tradizionali clienti (pedoni, ciclisti e motociclisti) anche le vetture, le piccole macchine agricole, i furgoncini a tariffe contenute, se non stracciate. Le due rive sono ora tornate divise anche fisicamente, non solo economicamente: da una parte, quella a sud. i comuni di Villabartolomea e Castagnaro con le loro grandi valli poco popolate, e dall'altra quella nord orientale, i comuni veronesi e rodigini densi di popolazione, con un'agricoltura intensiva e una buona industria e artigianato. Nessuno ha aiutato i traghettatori che si vedevano superati: i clienti diminuivano, perché, raccontano, la benzina si compera a qualsiasi prezzo e si preferisce fare un giro anche di venti chilometri per arrivare ai ponti di Legnago o a Badia Polesine. Piuttosto che aspettare qualche minuto, sicuri del servizio col bello e col cattivo tempo. Comuni e provincia non hanno aiutato. Ma. forse, i Faggion non hanno neppure chiesto un contributo perché da queste parti esiste ancora la regola che è meglio essere ..paroni de 'na scessola, che servitori de 'na nave... ma anche perché avevano compreso che i tempi li avevano superati. f. r.

Persone citate: Caronte, Castagnaro, Faggion