Dieci torrenti hanno rotto gli argini allagati, ponti chiusi e frane

Dieci torrenti hanno rotto gli argini allagati, ponti chiusi e frane Paura in Valle di Susa, paesi isolati in Val di Lanzo, nel Canavese e nel Pinerolese Dieci torrenti hanno rotto gli argini allagati, ponti chiusi e frane Ovunque situazione preoccupante, molti comuni rischiano di restare senza collegamenti - «Acqua alta» a Moncalieri e a San Mauro - Minacciata a La Loggia la diga dell'Enel - A Sant'Antonino saltano fogne e acquedotto Dieci torrenti straripati, case e fabbriche evacuate, gravi danni alle colture. Questo il bilancio di un'altra giornata d'angoscia nella provincia di Torino, flagellata per il quarto giorno consecutivo dal maltempo. Alla pioggia dei giorni scorsi si sono aggiunti, ieri, fino al pomeriggio, rovesci d'acqua che hanno reso particolarmente difficile l'opera di soccorso nell'Alto Canavese e in Val di Lanzo, Val Susa, Val Pellice. In qualche abitato, come a Moncalieri e Sant'Antonino di Susa, le famiglie si sono dovute rifugiare ai primi piani delle abitazioni, e soltanto in serata, grazie ad una tregua del maltempo, la situazione ha cominciato a migliorare. CINTURA DI TORINO — Da Nord ad Est. su un arco di 360 gradi, la situazione ai primi confini della città si presentava, nel tardo pomeriggio di ieri, ancora preoccupante. Prati e campi coltivati invasi a Venaria dalle acque del torrente Ceronda; allagamenti a Caselle e traffico interrotto a Rivalla, lungo la strada per Bruino-Cerrina. a causa di un ponte pericolante sul Sangone. Anche a Nichelino, alle ore 13. è stato chiuso per precauzione il ponte sul Sangone di via Sestriere, con deviazione del traffico verso Stupinigi oMoncalieri. Ancora a Moncalieri, l'acqua tracimata dagli scarichi intasati ha allagato fino al primo piano i quartieri Borgo Mercato e Santa Maria, interrotto corso Roma, mentre a La Loggia il Po, gonfio e limaccioso, ha strappato dagli ormeggi due pontoni di una cava: uno è stato recuperato quasi subito, l'altro (25 metri di lunghezza) ha terminato la sua corsa contro la diga dell'Enel, rischiando di sbrecciarla e procurando seri problemi ai vigili del fuoco. A Carmagnola, fin dal mattino, è stato chiuso al traffico il ponte sul Po della statale 20: traffico deviato sulla statale per Savona. Pericolante anche il ponte sul Po nei pressi di Casalgrasso, e numerosi i torrenti che hanno rotto gli argini: a Carmagnola, il Maira e il Meletta. a Santena lo Stellone il Banna. Nella zona ad Est della città, chiuso a San Mauro il pente sul Po e interrotta la strada fra Castiglione e Settimo, dove risultava chiusa anche la passerella per Castiglione: allagamenti a Gassino e verso Chivasso: a San Sebastiano da Po, in regione Abate, le acque stavano per raggiungere, nel pomeriggio, la linea ferroviaria, mentre a Crescentino è stato chiuso alle 12,15 il ponte per Verrua Savoia. CANAVESE — A San Benigno è straripato il Malone. minacciando trenta villette: chiusa la provinciale per San Giusto a causa del ponte pericolante sull'Orco, al km 13. Inondati dal Chiusella gli abi- tanti di Pavone e Trausella; straripato il Malesina tra Bairo e Castellamonte. Anche l'Orco è straripato a Locana. invadendo centinaia di ettari ed allagando una discoteca. Nell'Alto Canavese le preoccupazioni maggiori si registrano in valle Orco, fra Noasca e Locana, dove i corsi d'acqua in piena hanno già provocato danni ingenti. Una frana ostruisce da ieri mattina la statale 460: in località Bardonetto il transito è interrotto da oltre mille metri cubi di sassi e terriccio piombati sulla statale, e lavorano sul posto pale dell'Anas e della Comunità montana. Il livello dell'Orco, giunto a due metri e mezzo, non desta per im momento preoccupazioni eccessive: ma nelle frazioni Chirogno, Balmella, Piandemma e Apiatur di Locana, e Ieriner di Noasca, una quarantina di famiglie risultano isolate da altre frane. In Val di Ribordone sono interrotte la provinciale per Sparone e quella per Fracchiamo: ostruita per frane anche la strada della Val Soana. a Campiglia. mentre a Piamprato. con l'abbassamento della temperatura, ha preso a nevicare. Interrotta, infine, la provinciale per Borgiallo. in Valle Sacra. Tra Cuorgnè e Valperga il torrente Gallenca. che ha superato il livello di 're metri, è tracimato con gravi danni alle colture, provocando la chiusura del ponte di Rivarotta. Molte le strade comunali invase dalle rogge e le località isolate; anche la provinciale da Favria a Rivarossa, completamente allagata, è stata chiusa al traffico nel pomeriggio di ieri. VAL DI LANZO — Sono stati bloccati i ponti sulla Stura a Robassomero ed a Lanzo; anche quello di Noie viene indicato come «pericolante». Fra Gennagnano e Balangero è straripato il Tesso, allagando nuclei di casolari: altri allagamenti vengono segnalati a Busano e Levone. Il torrente Banna ha invaso l'abitato di Grosso Canavese ed i cimiteri di Mathi e Ciriè (dove è stato chiuso il ponte per Villanova), fino ai territori di San Maurizio e San Francesco al Campo. In questo comune venivano segnalate una cinquantina di famiglie isolate, un biscottificio e una macelleria allagate. A Germagnano la strada principale era sommersa fin da martedi, e gli abitanti sono rimasti in allarme a sorvegliare la situazione. VAL DI SUSA — Ad Avigliana la borgata Drubiaglio è stata allagata dallo straripamento del torrente Messa. Sulla statale 25 del Moncenisio il traffico per Borgone Bussoleno - Susa viene deviato sulla statale 24 a causa di allagamenti provocati dai torrenti che scendono fra Sant'Ambrogio e Sant'Antonino, mentre la Dora Riparia minaccia di straripare in più punti. Particolarmente drammatica la situazione a Sant'Antonino. Nella notte l'abitato (4500 persone) è stato invaso dalle acque di tre torrenti e di un canale, che avevano spazzato i ponti delle frazioni Maisonetta e Arbrile. ora isolate. Un metro di fanghiglia con massi e tronchi d'albero ha colmato le strade, mentre la sirena d'allarme chiamava al lavoro tutti gli uomini disponibili: poche ore dopo la via principale di Sant'Antonino era percorribile soltanto ai mezzi anfibi, e il 70 per cento dell'abitato allagato. -I danni sono gravi — ha commentato nel pomeriggio il sindaco. Roberto Martoglio — l'acquedotto è saltato, e cosi pure le fognature. Tutti i negozi hanno chiuso. Alle famiglie, rifugiate nei piani superiori delle case, i vigili del fuoco hanno distribuito viveri di prima necessità spostandosi con barche o con trattori. Anche l'acqua è inquinata, bisogna bollirla.. Ad Almese è straripato in più punti il torrente Messa: a Novalesa è allagata la frazione Villaretto. ed altri corsi d'acqua sono straripati a Mompantero e Sant'Ambrogio: sulla ferrovia Torino Ad Almese è straripato in più punti il torrente Messa: a Novalesa è allagata la frazione Villaretto. ed altri corsi d'acqua sono straripati a Mompantero e Sant'Ambrogio: sulla ferrovia TorinoModane i macchinisti sono costretti a viaggiare «a vista». A Bussoleno il rio Pissaglio e i torrenti Boine e Gerardo hanno invaso, nella notte, la statale del Monginevro. rendendo precario il traffico. Allagamenti a Chiusa San Michele e a Vaie, dove numerose sono le case isolate. A Exilles, la frana caduta l'altro ieri non è ancora stata rimossa: sulla statale 24 è stata aperta, soltanto per gli automobilisti, una deviazione che attraversa l'abitato. I mez7.i pesanti diretti al traforo del Frejus devono seguire l'itinerario Pinerolo - Sestriere - Cesana. Infine nella bassa valle, a Trana, il Sangone è straripato in regione Pianca: alcune case sono allagate : quella abitata dalla famiglia Speciale. in via Molino, ha dovuto essere evacuata, e gli inquilini sono stati ospitati da parenti. PINEROLESE — In Val Pellice la piena del torrente ha fatto crollare il ponte tra Luserna San Giovanni e Torre Pellice. A Luserna. le acque hanno invaso il campo sportivo, e alcune abitazioni sono state sgomberate. La strada per Rorà è stata chiusa al traffico, e anche il elùsone è straripato a Pinasca; a Ponte Palestro, vicino a Porte di Pinerolo. le acque superano la spalletta del ponte e si teme che le arcate possano cedere sotto la pressione del torrente in piena. A Pinerolo il elusone è uscito dagli argini nelle zone Miradolo. Tabona e Baudenasca. Minacciose anche le acque del Lemina. che potrebbero sfondare in via San Pietro Val Lemina. di fronte al secondo ingresso del cimitero urbano. Campi allagati vengono infine segnalati a Torre ed Angrogna; tre fabbriche, con 400 operai, sono state evacuate in località Tralafera di Luserna: Luserna Alta, Lusernetta e Rorà in serata era no ancora iso'.ate. mentre sul la statale 559 vicino a Cavour, in frazione Carde, il bestiame di alcune cascine appariva minacciato dalle inondazioni. Acqua, gas. elettricità e telefoni sono mancati in diverse zone. Si d Sommersi dalle acque del Po in piena i fertili orti, orgoglio di Moncalieri