Polonia: «Solidarietà» in crisi Si dimettono 2 leader sindacali

Polonia: «Solidarietà» in crisi Si dimettono 2 leader sindacali Razionati da ieri alcuni generi alimentari in tutto il Paese Polonia: «Solidarietà» in crisi Si dimettono 2 leader sindacali Walesa accusato di aver ceduto al governo - Espulsa dal comitato interaziendale Anna Walentìnowicz, uno degli «eroi» di Danzica - Esonerato il segretario della Commissione nazionale DANZICA — Il vice presidente della Commissione nazionale di Solidarietà. Andrzej Gwiazda. e il portavoce Karol Modzelewski si sono dimessi in seguito alle controversie emerse nel sindacato durante i negoziati con il governo. Anna Walentìnowicz, uno dei principali organizzatori degli scioperi di agosto nei cantieri «Lenin» della città baltica, è stata espulsa dal comitato interaziendale del sindacato per aver criticato aspramente il comportamento di Lech Walesa e aver parlato troppo esplicitamente contro la decisione di revocare lo sciopero. A tarda sera, il segretario della Commissione nazionale di coordinamento di Solidariet!>., Andrzej Celinski, è stato esonerato. E' la più grave crisi del sindacato libero dalla sua fondazione, l'autunno scorso. Sono stati l'accordo raggiunto con il governo, lunedi, e la revoca dello sciopero generale a provocare gli aspri malumori che ieri sono sfociati nelle dimissioni di due dei maggiori leader di Solidarietà e nell'espulsione di una figura quasi mitica del sindacalismo polacco (fu il licenziamento della Walentìnowicz a scatenare gli scioperi di Danzica. l'estate scorsa). La nota caratteristica della riunione della Commissione nazionale di Solidarietà, a Danzica. che ha deciso anche di sospendere lo stato di agitazione, è stata una crescente critica a Walesa. Il leader di Solidarietà è accusato di guidare il sindacato in modo personalistico, ricercando contatti al vertice, scavalcando la base e i comitati regionali. Dure contestazioni, in particolare, ha avuto la sua decisione di assegnare un ruolo preminente agli esperti, che si impegnano anche nella ricerca di soluzioni politiche, senza preoccuparsi di migliorare l'organizzazione del sindacato. Il problema degli esperti, già sollevato in precedenti riunioni della Commissione nazionale, è stato acuito dal ruolo preminente svolto nelle trattative con il governo da membri del «Kik» (un'associazione o\e\\'intellighenzia cattolica) di Varsavia. Molti esponenti sindacali ritengono invece che ogni comitato regionale debba avere i propri consulenti, il cui compito dovrebbe essere limitato alla elaborazione di programmi e alla preparazione di testi per i sindacalisti impegnati nelle trattative. Messo in minoranza a Bygdoszcz, all'indomani dell'irruzione della polizia in prefettura, il presidente di Solidarietà sta attraversando un momento particolarmente delicato. Molti applausi ha riscosso martedì la lettera del presidente del comitato locale di Bydgozcz. Jan Rulewski. ferito dalla polizia il 19 marzo, nella quale il sindacalista par- la di. un ritorno del movimento dei lavoratori al 1970». «Otto mesi di dura lotta e di difficili trattative sono davvero tanti — ha dichiarato un alto esponente di Solidarietà —. Anche per Walesa: per questo gli consigliamo di prendersi un periodo di vacanza». Le inquietudini e il disagio emersi nella riunione della Commissione nazionale potrebbero mettere in discussione l'accordo raggiunto con il governo. «Lo scontro è solo rinviato — ha detto il presidente del comitato di Rzeszow —. // governo non ha dato nessuna garanzia al sindacato di poter svolgere indisturbato la propria attività». Altre critiche alla delegazione che ha trattato con Rakowski riguardano la mancanza di risultati sui fatti di Bygdoszcz, la richiesta sui prigionieri politici e la riabilitazione degli operai condannati tra il 1976 e il 1980. Ieri, nel tentativo di alleviare i disagi per la scarsità di generi alimentari, in Polonia è entrato in vigore il razionamento di alcuni prodotti, ma molti hanno lamentato che il tesseramento è complicato. Perfino Radio Varsavia ha riconosciuto che «il nostro sistema di distribuzione, trasporto e vendita lascia a desiderare».

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Varsavia