Chi ha paura degli stranieri «bachi nella mela di Tell»?

Chi ha paura degli stranieri «bachi nella mela di Tell»? ili Svizzera sabato referendum sugli immigrati Chi ha paura degli stranieri «bachi nella mela di Tell»? DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ZURIGO — Alle urne andranno i cittadini svizzeri: ma i principali interessati all'esito della consultazione, fissata per sabato e domenica, non sono fra i votanti. Sono i quasi 900 mila immigrati, e fra costoro soprattutto i cosiddetti stagionali. 110 mila, per quasi un terzo italiani, che lavorano nella Confederazione con molti doveri e pochissimi diritti. L'iniziativa che questo fine settimana viene sottoposta al voto si chiama «Essere solidali», e si propone tre obiettivi: parità, di condizioni di vita e lavoro per stranieri e svizzeri, sicurezza di soggiorno per gli immigrati, abolizione dello Statuto dei lavoratori stagionali. Non è la prima volta che gli svizzeri sono chiamali a decidere, con lo strumento del referendum caratteristico del loro sistema costituzionale, sulla sorte dei lavoratori stranieri. Ma le iniziative precedenti erano di tutt'altro segno. Ricordate James Schwarzenbach? Deputato zurighese, animatore del movimento repubblicano, aveva deciso di salvare la Svizzera dal baratro àeU'inforestieramento. Le sue iniziative si intrecciarono con quelle di Valentin Oehen. dirigente dell'azione nazionale. Quattro volte Schwarzenbach o Oehen chiesero ai cittadini un voto per la drastica riduzione del numero dei lavoratori stranieri. E quattro volte gli svizzeri risposero no: anche se nel '70 l'obiettivo degli xenofobi fu mancato per un soffio. Stavolta sono proprio gli eredi di Schwarzenbach che invitano a votare no. Nella propaganda elettorale di un gruppo che s'intitola Vigilanza, la Svizzera è rappresentata come una mela. Ma ad attraversare la mela non c'è la freccia di Guglielmo Teli, c'è un baco: il baco della solidarietà, che viene definito «germe di disoccupazione e di crisi economica». Quanto a Oehen. definisce senz'altro «inaccet¬ tabile» l'iniziativa «Essere solidali», e lamenta che si voglia «abbandonare la difesa prioritaria della popolazione indigena». Quest'iniziativa è stata lanciata nel '74. e tre anni dopo alla Cancelleria federale venivano depositate 54 mila firme: ce ne volevano 50 mila per far scattare il meccanismo referendario. Nel frattempo il Consiglio federale aveva respinto una richiesta del Cantone di Ginevra, che invocava l'abolizione dello Statuto degli stagionali in nome dei «diritti elementari della persona umana». Appoggiano l'iniziativa le Chiese cattolica e protestante, gruppi e movimenti di sinistra, i sindacati, e uno solo dei quattro partiti di governo, il socialista. Gli altri, liberali, unione di centro democratico e democristiani, sono contro. Il loro principale argomento conAlfredo Venturi (Continua a pagina 2 in ottava colonna)

Persone citate: Guglielmo Teli, James Schwarzenbach, Schwarzenbach, Valentin Oehen, Venturi

Luoghi citati: Ginevra, Svizzera