Padova «resuscita» 100 capolavori nelle sale di un vecchio convento

Padova «resuscita» 100 capolavori nelle sale di un vecchio convento Da aprile a giugno, grande mostra articolata in cinque sezioni Padova «resuscita» 100 capolavori nelle sale di un vecchio convento PADOVA — «Cento opere restaurate» è il titolo di un'interessante mostra, che verrà allestita dal 15 aprile al 12 giugno nell'ex convento degli Eremitani, nuova sede del museo civico. L'iniziativa rientra nel «progetto patavinitas», ideato dall'assessorato ai beni culturali e ha lo scopo di stimolare tutti i cittadini a una maggior conoscenza del patrimonio artistico racchiuso nel museo, uno dei più eccellenti in Italia per ricchezza di materiali e collezioni. Servirà inoltre a convoglia¬ re il dibattito culturale intorno alla nuova sede in via di realizzazione nell'ex convento degli Eremitani, in pieno centro storico, compresa tra la cappella degli Scrovegni, con il celebre ciclo giottesco, e la basilica degli Eremitani, dove è custodito quanto rimane degli affreschi del Mantegna. Gli interventi di restauro sono stati commissionati dalla direzione del Civico in accordo con la sovrintendenza, ai più qualificati laboratori operanti in Italia nei diversi settori. Quello del prof. Gian Luigi Nicola, astigiano, ha cu- rato il ripristino del materiale egizio; i reperti preromani e romani sono stati invece affidati allo studio della sovrintendenza fiorentina, diretto dal prof. Del Francia, mentre alle aggiustature dei reperti lapidei ha provveduto la bottega di Cavalletti & C, a Padova. Carte e pergamene sono state risistemate nell'officina del libro antico, presso l'abbazia padovana di S. Giustina, diretta da padre Ermenegildo Biasetto. Tele e dipinti, infine, sono tornati all'antico splendore in alcuni laboratori locali, mentre, nel settore delle sculture, ha operate il prof. Rossi di Pieve Bolognese. La rassegna «Cento opere restaurate», si articola in cinque grandi sezioni: la prima sarà dedicata all'archeologia e raccoglierà una trentina di gruppi dai sarcofaghi egizi ai corredi tombali paleoveneti, ai bronzetti e alle terracotte romane, al prezioso esempio di mosaico vetero cristiano; la seconda parte includerà quadri, una quarantina di opere, dal XV al XVIII secolo, di autori come il Tintoretto, Veronese. Campagnola, Ricci. La terza ospiterà la scultura, con pezzi di notevole interesse, tra i quali spiccano due splendide «Marie piangenti», di Andrea Briosco. il cui recupero viene ritenuto di fondamentale importanza; la quarta sezione comprenderà disegni e piante, tra i quali saranno esposti cinque disegni dello Jappelli, il celebre architetto padovano dell'800, autore dello storico caffè Pedrocchi, di cui si celebra quest'anno il 150" anniversario, e alcune antiche piante della città. Il quinto settore viene riservato agli incunaboli e manoscritti, con materiale dal XIV al XVIII secolo. A scopo didattico, tutte le opere esposte saranno accompagnate da una scheda e da una dettagliata documentazione, attraverso la quale sarà possibile comprenderne l'importanza e il significato, le modalità, le tecniche e le fasi dell'intervento restaura- t0re Attilio Trivellato

Persone citate: Andrea Briosco, Campagnola, Del Francia, Ermenegildo Biasetto, Gian Luigi Nicola, Mantegna, Pedrocchi, Ricci, Veronese

Luoghi citati: Italia, Padova