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Ancora una vittima a Atlanta: esplode la rabbia dei neri Trovato il corpo del 21° ragazzo Ancora una vittima a Atlanta: esplode la rabbia dei neri ATLANTA — L'incubo delle famiglie continua da oltre un anno e mezzo: il corpo di un altro giovane negro, dell'apparente età tra i dieci e i vent'anni, è stato scoperto nel fiume Atlanta, alla periferia della città. E' la ventunesima vittima accertata (si teme per altri due ragazzi negri di cui da mesi non si ha notizia) del «mostro», o dei «mostri., che dal luglio 1979 colpisce i ragazzi di colore. La vittima rinvenuta lunedi notte da alcuni barcaioli era ricoperta di soli indumenti intimi. Non è stata ancora identificata. «L'unica cosa che sappiamo — ha detto il sergente Denny Hendrix, della contea di Fulton — è che abbiamo trovato il giovane negro e gli elementi in possesso ricordano quelli riscontrati negli altri cadaveri». Nella caccia al diabolico omicida, il più forte Paese del mondo ha gettato le sue massime risorse (recentemente l'amministrazione Reagan aveva disposto stanziamenti speciali), ma finora non ci sono stati risultati. Le indagini sono al punto di partenza e la rabbia della città sembra sul punto di esplodere da un momento all'altro. Secondo la polizia il sospetto più fondato e che i delitti vengano commessi da uno o più cultori di magia. Questo particolare esaspera ulteriormente la rabbia della città e rischia di trasformare l'incubo di Atlanta in una pericolosa miccia razziale accesa nella polveriera degli Stati Uniti. Una volta simbolo del segregazionismo del Profondo Sud, questa città è assurta recentemente a simbolo della negritudine. Gran parte dei quadri dirigenti neri degli Stati Uniti provengono appunto da Atlanta, basti citare Andrew Young, già ambasciatore all'Onu, e lo stesso sindaco Maynard Jackson. Prendendo lo spunto da questi avvenimenti, l'agenzia sovietica Tass, in una corrispondenza da New York, ha rilanciato accuse di razzismo all'amministrazione americana. e. st.