Gli auguri personali di Breznev Mosca sospende attacchi agli Usa di Fabio Galvano

Gli auguri personali di Breznev Mosca sospende attacchi agli Usa Le riprese dell'attentato trasmesse dalla tv Gli auguri personali di Breznev Mosca sospende attacchi agli Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — •Abbiamo appreso con indignazione dell'attentato alla vostra vita. Condanniamo fermamente quel gesto criminale. A nome della leadership sovietica e in prima persona auguro, signor Presidente, una completa rapida guarigione*. Il telegramma inviato ieri da Leonid Breznev a Ronald Reagan, poche ore dopo l'attentato di Washington, rivela chiaramente 10 spirito con cui Mosca ha seguito i drammatici avvenimenti di lunedi sera: con indignazione, questo si. ma anche con apprensione e, forse, con una compassione mascherata a fatica dal freddo formulario dei messaggi ufficiali. La prontezza con la quale la Tass lunedi sera ha dato notizia del gesto criminale, appena mezz'ora dopo le revolverate di John Hinkley, è di per sé significativa: neppure l'assassinio di Kennedy, ricorda chi era a Mosca in quel periodo, aveva provocato una reazione cosi pronta. Se i giornali di ieri mattina non avevano neppure una riga sull'attentato, questo è dovuto unicamente al fatto che la stampa ufficiale sovietica — cioè tut— ha tempi di lavorazione diversi da quelli occidentali: La Pravda «chiude, la prima edizione alle 17, e può modificare le successive edizioni fino verso le 21, ma la notizia dell'attentato a Reagan è stata data dalla Tass alle 23,47 (ora di Mosca, le 22,47 in Italia) quando era ormai troppo tardi. Già 11 bollettino di mezzanotte di Radio Mosca internazionale, però, dava la notizia, ripresa stamane anche dalle stazioni radio sovietiche e, nel pomeriggio, dai vari telegiornali. I moscoviti hanno reagito con relativa indifferenza all'attentato. La martellante propaganda che per mesi ha dipinto Reagan come nemico della pace non può essere cancellata dal proiettile di in pazzo; semmai si rafforza l'immagine che il cittadino sovietico ha degli Stati Uniti, che è quella di un Paese violento e disperato, in preda a una grave crisi non solo economica. I mass media sovietici, è opportuno notare, hanno reagito con molta misura. Non solo hanno per ora evitato qualsiasi commento limitandosi a una registrazione dell'attentato, ma hanno anche dato una collocazione misurata alla notizia, come se volessero evitare di drammatizzare. I primi giornali radio del mattino hanno cosi parlato del colpo di pistola a Reagan soltanto dopo avere fornito un particolareggiato resoconto del felice rientro a terra della Soyuz-39, con un equipaggio nel quale figurava il primo co¬ smonauta mongolo. La tv ha messo in onda, durante il pomeriggio e la serata, le drammatiche immagini dell'attentato, dedicando circa quattro minuti ai filmati della tv americana. Ma, come la radio, non ne ha mai fatta la notizia principale, preferendole la crisi polacca, la stessa Tass, dopo un breve dispaccio a metà mattinata nella quale riferiva delle condizioni -stabili e buone- di Reagan e già sottolineava la passata appartenenza di Hinkley «ai maggiore gruppo neonazista degli Usa-, ha reso noto nel pomeriggio il telegramma di Breznev Fabio Galvano

Persone citate: Breznev, John Hinkley, Kennedy, Leonid Breznev, Reagan, Ronald Reagan

Luoghi citati: Italia, Mosca, Stati Uniti, Usa, Washington