Nato: non si tratta con Mosca se la Polonia sarà attaccata di Renato Proni

Nato: non si tratta con Mosca se la Polonia sarà attaccata Riunito a Bruxelles il «Gruppo speciale consultivo» Nato: non si tratta con Mosca se la Polonia sarà attaccata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — II .Gruppo speciale consultivo- della Nato sull'attuazione della decisione del dicembre 1979 per l'installazione in Europa di 572 missili atomici a media gittata e sul negoziato con l'Urss non ha fissato una data per la ripresa dei contatti tra Washington e Mosca sul controllo di queste armi. E' evidente, come ha dichiarato un alto funzionario alleato, che i negoziati sugli euromissili potrebbero cominciare prima che Washington decida la sua linea nei confronti delle trattative sul disarmo nucleare nel quadro dei Salt, ma di fatto gli alleati europei dovranno attendere che ciò avvenga. L'America non è ancora pronta, a quanto pare, a definire la sua politica sugli accordi Salt 2, non ancora ratificati. Gli alleati europei hanno apertamente sollecitato il presidente del gruppo speciale consultivo, il sottosegretario americano per gli Affari europei Lawrence Eagleburgher ad avviare al più presto le trattative sugli euromissili, ma hanno dimostrato -molta comprensione- per l'Amministrazione americana che non ha ancora elaborato una linea organica verso l'intera questione del disarmo nucleare. E' emersa anche l'intesa secondo cui le trattative sugli euromissili saranno compromesse se l'Unione Sovietica dovesse agire in maniera aggressiva -in altre parti del mondo- (cioè in Polonia). Le consultazioni tra gli alleati sull'attuazione del programma missilistico e sul negoziato con la Russia continueranno alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza Atlantica, a Roma, in maggio. I portavoce atlantici hanno dichiarato che il « Gruppo speciale consultivo- ha respinto la proposta di moratoria sugli euromissili avanzata dal capo sovietico Leonid Breznev dalla tribuna del Congresso del pcus, in quanto sancirebbe l'attuale superiorità sovietica in queste armi: 200 missili SS-20 già dislocati per un totale di 600 testate nucleari, più del totale che la Nato intende piazzare in cinque Paesi europei. La Russia, hanno dichiarato i portavoce, vorrebbe congelare a zero la forza eurostrategica atlantica. Per gli europei, però, è diventato urgente avviare il negoziato con l'Urss, poiché ampi settori dell'opinione pubblica in Olanda, in Belgio e in Germania stanno rafforzando la loro opposizione ai Cruise e ai Pershing 2. Secondo un funzionario atlantico, la Russia al momento non appare interessata al negoziato ma ad accrescere il suo arsenale missilistico. La Nato, tuttavia, ha ribadito la sua intenzione di principio di negoziare con Mosca sulla limitazione e sul controllo degli euromissili, purché ciò avvenga in base a principi «giusti e verificabili». Una delegazione americana si è incontrata a Ginevra, per i -contatti preliminari-, con una delegazione sovietica io scorso ottobre, ma sema arrivare ad alcun risultato concreto. Comunque Mosca è disposta a trattare, benché avesse respinto l'offerta della Nato sul controllo delle armi eurostrategiche subito dopo la decisione del dicembre di due anni fa. Renato Proni

Persone citate: Cruise, Lawrence Eagleburgher, Leonid Breznev