Reagan ha firmato il primo decreto

Reagan ha firmato il primo decreto Reagan ha firmato il primo decreto (Segue dalla l'pagina) tre fucili, aveva pagato la cauzione ed era poi scappato. Si; facevano avanti testimoni' oculari del dramma di Washington, che ricordavano di aver notato il suo strano comportamento. Con l'alba di ieri, la normalità tornava nel Paese. All'ospedale della Georgetown University si parlava soltanto del sonno ristoratore del presidente. Sbalordito, Nofziger ha raccontato di averlo sorpreso alle 7,15 seduto sul letto coi giornali in mano. A tutti i costi. Reagan ha voluto firmare il decreto che proibisce sussidi statali alle aziende casearie. perché a mezzanotte scadeva il termine massimo. Ha quindi parlato al telefono con Bush. Più tardi ha ricevuto l'intera famiglia, la moglie, e i quattro figli, commossi e sollevati. .L'unico limite che i medici gli pongono — ha spiegato Nofziger — è che non riprenda ad andare a cavallo, la sua passione, prima di due mesi*. Mentre Reagan promette va a malincuore di non cerca re di rimettersi in piedi domani, il dottor O'Lehary teneva un'altra conferenza stampa su McCarthy. Delhanty e Brady. ■/ primi due fanno buoni progressi — ha detto —, Brady è addirittura straordi¬ nario, date le sue condizioni*. O'Lehary ha ipotizzato il pieno recupero o quasi delle facoltà mentali da parte del portavoce della Casa Bianca, nonché dell'uso degli arti sinistri. .Sulla parte destra non faccio previsioni — ha però ammonito —, potrebbe rimanere paralizzata. Tutto dipenderà dalla degenza e dal successo della terapia cui lo sottoporremo*. Da Quantico giungeva notizia che Hinckley era sotto sorveglianza 24 ore su 24. .Temiamo che tenti il suicidio*. ha detto un portavoce. L Fbi rendeva noto che alla casa dei genitori, nel Colorado, era giunta una telefonata minatoria: qualcuno voleva mettere una bomba. A Denver, un quotidiano locale pubblicava una storia sorprendente: il padre dell'attentatore, un ricco industriale, era stato tra i finanziatori della campagna elettorale di Bush. Le due famiglie si conoscono. Al Congresso diventava certezza che il giovane avesse confessato all'Fbi il movente del suo gesto, ma che la cosa venisse tenuta segreta in attesa dell'udienza. Nel pomeriggio, i tre ex presidenti ancora in vita, Nixon, Ford e Carter, hanno tutti telefonato a Reagan. Il colloquio col secondo è stato particolarmente commosso: nel '75, nel giro di poche settimane. Ford sfuggi a due attentati. Ai giornalisti, Ford ha spiegato che i giubbotti antiproiettile sono in dotazione sia ai membri del governo che alle guardie del corpo, ma che raramente vengono usati, perché impacciano i movimenti e sono molto caldi. «/I pericolo fa parte della carica — ha affermato —. è impossibile prevedere e prevenire tutto. Ce'ti episodi si ripeteranno sempre*. I mass media americani non hanno dato segno di condividere questa rassegnazione. Quasi tutti hanno chiesto che gli oltre 150 milioni di ar¬ mi in circolazione negli Stati Uniti vengano messe al bando, e maggiori precauzioni siano prese per i presidenti. Qualcuno ha osservato che Reagan si è sempre opposto al loro controllo. Sentimenti analoghi hanno espresso i parlamentari. La storia americana, ha detto il senatore Baker, è indelebilmente macchiata dagli attentati: quattro presidenti sono stati uccisi in carica, quattro altri si sono salvati per un caso.

Persone citate: Baker, Bush, Nixon, Reagan

Luoghi citati: Colorado, Denver, Stati Uniti, Washington