A sette giornate dalla fine verso una volata a quattro

A sette giornate dalla fine verso una volata a quattro A sette giornate dalla fine verso una volata a quattro DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Caratteristica fondamentale della partita di S. Siro, la partita in cui ieri l'Inter ha battuto la Juventus per un gol a zero, è stata l'assenza di pilotaggio radiofonico. Ormai sono moltissime le partite pilotate dalla radio, almeno per quelli che sono gli umori del pubblico e i conseguenti accessi tifoidei. Ieri, niente: il Napoli vinceva, la Roma faticava a vincere e poi vinceva, ma sembrava che le radioline dei tifosi captassero soltanto la beffa di Palermo-Milan con i gol di Cationi ai rossoneri: serie B, però, altro mondo. La Roma alla fine superava in classifica la Juventus, il Napoli agguantava la Juventus, eppure la gente sfollava da S. Siro sema chiedersi i risultati degli altri campi. La vigilia tribolatissima, piena di polemiche contenute, da bianconeri e nerazzurri con altissima violenza psicologica a se stessi, aveva come -isolato» S. Siro. La partita peraltro è stata buona, quasi bella, animata, tutto sommato onesta. Cominciata quando ancora si sentivano le sirene delle am¬ bulanze (un cancello sfondato, qualche ferito), circondata di folla grande, però con una percentuale juventino insolitamente bassa per S. Siro, salutata da pochi striscioni polemici. Bettega ha raccolto ululati all'inizio, poi i rumoraeci si sono trasferiti su Furino, torturatore di Beccalossi e secondo gli interisti cugino primo dell'arbitro Barbaresco. La traversa colpita da Bettega di testa è sembrata agli interisti giustizia divina, agli juventini espiazione eccessiva. Pochi pestaggi sugli spalti, una sola scossa elettrica degli ultras nerazzurri, partiti sulle gradinate alte per un safari infruttuoso. La fine persino con strette di mano. La partita soltanto dopo il novantesimo minuto si è agganciata al resto del campionato, ai risultati della Roma e del Napoli: intanto la Juventus, benché battuta o forse perché battuta, è sembrata del tutto svincolata dai turbamenti post Perugia, così che non definiremmo disastrosa la sua domenica, g. p. o.

Persone citate: Barbaresco, Beccalossi, Bettega, Furino

Luoghi citati: Milano, Perugia