Tre anni fa il sequestro Moro il processo forse a fine 1981

Tre anni fa il sequestro Moro il processo forse a fine 1981 Oggi una cerimonia con Flaminio Piccoli in via Fani Tre anni fa il sequestro Moro il processo forse a fine 1981 I procedimenti sono due con 15 e 39 imputati - E' probabile l'unificazione: alcuni terroristi sono accusati in entrambe le istruttorie in ROMA — Stamane, terzo anniversario della strage di via Fani e del sequestro di Aldo Moro, il segretario della Democrazia cristiana. Flaminio Piccoli, si recherà sul luogo in cui il 16 marzo 1978 vennero massacrati i cinque uomini della scorta per deporre una corona di fiori ai piedi della stele commemorativa. Un altro fascio di fiori l'on. Piccoli lo deporrà in via Caetani, sotto la lapide che ricorda il sacrificio del leader della de assassinato dalle Brigate rosse il 9 maggio di tre anni orsono. Fra una cerimonia e l'altra Piccoli assisterà, nella chiesa del Gesù, a una messa che verrà celebrata dal cardinale Poletti. Subito dopo il segretario democristiano si recherà a Torrita Tiberina per un analogo omaggio alla tomba di Aldo Moro. A tre anni, intanto, da quel tragico mattino in via Fani ancora non è stato fissata, a Palazzo di Giustizia, la data del processo di primo grado. Secondo gli ottimisti i quindici imputati rinviali a giudizio nel gennaio scorso (di cui due, Mario Moretti e Barbara Balzarani ancora latitanti) potrebbero comparire dinanzi ai giudici della Corte d'Assise prima della prossima estate. Secondo altri, invece, il processo non sarà celebrato che alla fine dell'anno. E ciò perché, dopo le rivelazioni dei vari terroristi «pentiti» i giudici si sono visti costretti da un lato a rivedere le posizioni processuali di alcuni imputati e dall'altro ad aprire una nuova istruttoria, detta appunto «Moro-bis», sulla colonna romana delle Brigate rosse. La comparsa simultanea di più di un imputato nelle due vicende giudiziarie potrebbe comportare il rischio, considerato da molti una certezza, di un processo unico: un «processone», appunto, da celebrare non prima del prossimo autunno. Chiamati, per il momento, a rispondere della strage di via Fani e del sequestro e dell'assassinio dell'ori. Moro, secondo la ser.&nza di rinvio a giudizio depositata in gennaio dal giudice istruttore Ernesto Cudillo. sono: Prospero Gallinari. Adriana Faranda. Valerio Morucci. Mario Moretti. Enrico Triaca. Teodoro Spadaccini. Gabriella Mariani. Antonio Marini. Barbara Balzarani. Franco Bonisoli. Lauro Azzolini. Rocco Micaletto, Raffaele Fiore. Luca Nicolotti e Cristoforo Piancone. Dall'elenco mancano i nomi del prof. Toni Negri (accusato in un primo momento di essere stato l'autore della telefonata giunta in casa Moro il 30 aprile '78). che è stato prosciolto in istruttoria, di Franco Piperno e Lanfranco Pace. Per i due leaders dell'Autonomia romana, in verità, il pubblico ministero Nicolò Amato aveva chiesto il rinvio a giudizio per il sequestro Moro, reato per il quale la Francia aveva concesso la loro estradizione, ma il giudice istruttore li ha prosciolti sebbene con la formula dubitativa: insufficienza di prove per entrambi. Nell'inchiesta «Moro-bis» invece, vi sono coinvolte 39 persone, accusate per gruppi, di avere partecipato a tutti i sanguinosi attentati compiuti dalle Br a Roma. Due di loro, Bruno Seghetti (già condannato all'ergastolo a Napoli per l'assassinio dell'assessore regionale de Pino Amato) e Franco Piccioni, sono inoltre imputati sia della strage di via Fani sia dell'assassinio dell'ori. Moro, anche se i loro nomi non rientrano nell'elenco dei 15 già rinviati a giudizio nel gennaio scorso. Per contro succede che tra questi 15 alcuni sono imputati anche nell'inchiesta «Moro-bis». Come si può ragionevolmente pensare, allora, di celebrare i due processi separatamente? La previsione di un dibattimento per fine anno non appare, dunque, troppo azzardata. Sempre che nel frattempo non si inserisca un altro «pentito» con nuove rivelazioni. L'inchiesta Moro, infatti, già una volta giunse alla requisitoria scritta del p.m., da quell'elenco, successivamente, grazie alla confessione di Peci scomparvero molti nomi «illustri»: come, per esempio, quello di Corrado Alunni che, dice Peci, non faceva parte delle Br e quello del prof. Negri perché sempre lo stesso Peci indica in Morucci l'autore della telefonata incriminata, r. c.

Luoghi citati: Francia, Napoli, Roma, Torrita Tiberina