Stretta del credito Via alla prima fase

Stretta del credito Via alla prima fase Stretta del credito Via alla prima fase ROMA — (e. p.) Scatta oggi la prima «tranche» delle restrizioni al credito decise il mese scorso dal ministro del Tesoro Andreatta e dal governatore della Banca d'Ttalia, Ciampi. Si tratta dei limiti posti alle operazioni in valuta estera, mentre la stretta per gli impieghi in lire entrerà in vigore ad aprile. Queste misure sono ancora al centro dì accese polemiche da parte di chi teme lina recessione nell'industria. Andreatta si è difeso sostenendo che l'obiettivo è quello di contenere l'inflazione e di dare un diverso equilibrio alla bilancia dei pagamenti. A partire da oggi comunque: a i prestiti in valuta, fatta ' eccezione per quelli destinati al finanziamento delle esportazioni, non dovranno superare la consistenza raggiunta al 31 dicembre 1980. Nel giro di un solo anno, infatti, i prestiti in valuta si sono raddoppiati passando da 7500 a 15 mila miliardi di lire; 2in caso di sconfinamento, si dovr* versare presso la Banca d'Italia un deposito infruttifero iri lire pari al 50 per cento dell'i -ocedenza calcolata al tasso di cambio del 31 dicembre 1980. Decisa dal ministro del Tesoro Andreatta TI deposito infruttifero non sar* applicabile soltanto quando l'eccedenza non supererà l'uno per cento del credito massimo consentito. Con il primo aprile, invece, tutti gli impieghi in lire (cioè gli investimenti dei depositi bancari), anche quelli sotto i 130 milioni di lire, saranno sottoposti a severi controlli di espansione. E questo perché nel corso del 1980 l'aumento degli impieghi in lire non assoggettati a vincolo è stato superiore del 30 per cento e la quota di questi prestiti sul complesso degli impieghi ha raggiunto quasi il 40 per cento. Soltanto così, aggiunge il ministro, si potr* evitare la svalutazione della lira. Nino Andreatta

Persone citate: Andreatta, Ciampi, Nino Andreatta

Luoghi citati: Roma