Trifonov fra Tolstoj e Proust

Trifonov fra Tolstoj e Proust Trifonov fra Tolstoj e Proust L'autore de «La casa sul lungofiume» ebbe il coraggio di analizzare la società sovietica - Esaltò i valori umani, cercò di catturare il trascorrere del tempo - «Ho scritto tre racconti sull'Italia» Con la prematura scomparsa di Jurij Valentinovic Trifonov (morto sabato a Mosca per un collasso, a 55 anni), un vuoto, nel senso proprio del termine, si è creato nel panorama letterario sovietico. Il suo è forse l'unico esempio in Urss di uno scrittore ufficiale che. pur iniziando la carriera nel 1947, quando il dogma del realismo socialista era stato imposto da vari anni, abbia saputo esprimere, senza venire a patti con la propria coscienza, le idee e i problemi che lo preoccupavano. La sua indagine include argomenti apparentemente disparati quali la vita studentesca nel dopoguerra (per il romanzo Gli studenti, del 1950, ricevette il Premio Stalin, ribattezzato poi in Premio di Stato), gli ambienti sportivi, la costruzione del Canale di Karakum presso la frontiera con la Persia (La sete appagata, una raccolta non ancora tradotta, 1963). il romanzo storico L'impazienza, variamente interpretato dai critici (Mursia 1978), sull'assassinio, nel marzo 1881, a opera di un gruppo di anarchici, dello zar Alessandro II, e ancora la vita e i costumi di una fascia di intellettuali medi, descritta in una serie di affascinanti racconti, usciti su Novyj mir e in italiano nella raccolta Lungo addio (Einaudi 1977). -Trifonov, scrive il critico sovietico Jurij Tomasevskij, mostra una sensibilità assoluta per i mutamenti, le svolte, le alternanze nel clima sociale... E' sempre in uno stato di guerra con quanto è avvenuto con noi e dentro di noi... Pur rinnovandosi in ogni nuovo libro, nell'insieme rimane sempre lo stesso, in preda alla sua preoccupazione costante: provocare uno scontro frontale tra passato e presente e attingere da questo scontro l'interpretazione della nuova realtà*. tile analisi, del tutto insolita nella letteratura sovietica, dei mutamenti nella struttura sociale e, più generalmente, per lo studio e il tentativo di catturare il trascorrere del tempo, sia storico sia individuale. L'appassionata ricerca, benché sia presente in tutte le sue opere e conferisca ad esse la caratteristica componente della vitalità e di una conflittualità implicita, si avverte con particolare evidenza nei suoi libri migliori. La casa sul lungofiume (uscita nel 1976 in Druzba narodov e l'anno seguente dagli Editori Riuniti) è una straordinaria e provocatoria analisi dell'evoluzione sociale in Urss durante alcuni decenni. Senza mezzi termini, Trifonov descrive l'inarrestabile ascesa di un carrierista privo di scrupoli, mentre gli individui di valore periscono e i personaggi una volta potenti — vecchi bolscevichi o figli di pezzi grossi — decadono miseramente. Malgrado la precisa caratterizzazione, è qui evidente l'intenzione di formulare la critica di tutto un sistema sociale. Sulle prime, la Literaturnaja Gaseta accolse male il libro, parlando di «un Ietto di Procuste* in cui sarebbero stati costretti i personaggi, ma la polemica rientrò tosto. Nella sua ultima lettera, Trifonov ci scrisse: «Qualcuno intende allestire La casa sul lungofiume in un teatro di Milano, ma io, a essere sincero, ci credo poco. Inscenare un dramma del genere, lo può solo Jurij Ljubimov. A Mosca, al teatro Taganka, è riuscito a fare uno spettacolo ottimo*. Trifonov aveva dei validi motivi per criticare la società creata da Stalin. Suo padre Valentin, vecchio rivoluzionario perseguitato dal regime zarista, dopo il 1917 rivesti alte cariche militari e politiche e fu diplomatico in Finlandia. Nel 1937, come racconta Trifonov nel libro documentario che gli dedica (Otblesk kostra, «Il riflesso del fuoco all'aperto», 1966), «avevo undici anni quando una notte degli uomini in divisa apparvero nella dacia dalla quale facevamo volare gli aquiloni e arrestarono mio padre*. Due anni dopo, la fucilazione... LE SUE OPERE E I PROGETTI CHE LA MORTE HA FERMATO

Luoghi citati: Finlandia, Italia, Mosca, Urss