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L'Elba alla ricerca del tempo perduto Da aprile a settembre, magico tuffo negli Anni '40-'50 L'Elba alla ricerca del tempo perduto Fotografie, rassegne, documenti, per rileggere la propria storia - Il primo dopoguerra: chiudono gli impianti siderurgici e decolla il turismo - Numerose manifestazioni collaterali PORTOFERRAIO — Da aprile a settembre, rivivranno nell'isola d'Elba, gli Anni 40-50. Il programma «Come una città rilegge la propria storia» comprende iniziative cinematografiche, rassegna fotografica, settore etnografico, mostra medicea, esposizioni di manifesti. Il tutto promosso dal Comune di Portoferraio, con la partecipazione della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dell'ente valorizzazione Elba e della comunità montana dell'isola d'Elba e Capraia. Perché gli Anni 40-50? -Intanto per continuità con la scorsa stagione, dedicata al ventennio immediatamente precedente», risponde l'assessore alla Cultura. Danilo Alessi, «e, poi, in quanto quel periodo — al di là della sua importanza per la storia generale del paese — per noi elbani segna, dopo la chiusura di un complesso siderurgico che occupava oltre duemila persone, la fine di un'economia basata quasi esclusivamente sull'industria». Per indirizzare le attenzioni al turismo, quasi subito, a Milano, lo studio degli architetti Banfi. Belgioioso. Peressutti e Roger preparò un piano, con relativo plastico, che fu presentato alla VII biennale d'arte, nel 1940. Quel progetto sarà ora esposto nella «sala della biscotteria» del Comune di Portoferraio. Infatti avrebbero dato ragione a chi aveva optato per il turismo: oggi, d'estate, il numero degli ospiti quintuplica i 30.000 abitanti dell'isola. Per testimoniare la propria storia, è anche in progetto un archivio fotografico, dal 1860 ai nostri giorni: alcune migliaia di immagini sono state reperite: di altrettante sono state individuate le case, i luoghi dove cercarle. Curata da Gianfranco Molinari, la mostra fotografica, allestita alla Torre del Martello, nei prossimi mesi riguarderà principalmente l'ultima guerra mondiale. La rassegna cinematografica — dieci manifestazioni che ricostruiranno le serate-tipo di quel periodo — è stata, dagli organizzatori, «appaltata» all'Archivio storico audiovisivo del movimento operaio (Asamo. di Roma); programma redatto da Michele Conforti, schede storiche e selezione dei films a cura di Mino Argentieri. Il calendario (Visconti, Mattoli. la nascita della commedia all'italiana) non è ancora deciso. «OZrxe a presentare vecchie pellicole — spiega Sergio Rossi, della segreteria del comitato organizzatore — l'Elba cercherà di produrne delle nuove, almeno a livello di documentario. Una troupe locale riprenderà tutte le manifestazioni, in seguito vedremo come "montare" e utilizzare il materiale». Appassionato di etnografia. Rossi sarà anche regista e coordinatore dello spettacolo «Adelaide», storia di una don¬ na in tre momenti della propria vita (la parte centrale si svolge negli Anni 40-50). Testo elaborato in gruppo: impianto a musical-hall; musiche tratte dal repertorio popolare locale, adattate da Pino Annarolla: sul palcoscenico, tre attrici, contemporaneamente, di quadro in quadro richiameranno Adelaide nelle diverse età: Maria Diversi. Francesca Ria. Alessandra Mazzei. Gli scenari sono diapositive raffiguranti oggetti che. in quel periodo, per ragioni diverse, furono particolarmente ricercati e usati dalle donne: di essi verrà allestita una mostra, curi, a da Patrizia Piscitene. Sede, i' teatro della Linguetta, ricavai., nel cortile dell'antico carcere. Alloggiata nei «magazzini del sale» — nel medesimo complesso architettonico — la mostra medicea presenterà il materiale già esposto a Livorno lo scorso anno, più una serie di immagini riguardanti le coste e specialmente Portoferraio. Questi disegni, carte e quadri saranno quindi oggetto di un'apposita pubblicazione, coordinata — come la rassegna — dal conservatore delle opere d'arte del Comune. Giuseppe Massimo Battaglini. Ornella Rota