Prima linea: arrestati 4 gregari collegati a imprese terroristiche

Prima linea: arrestati 4 gregari collegati a imprese terroristiche Operazione della Digos su mandati di cattura del magistrato Prima linea: arrestati 4 gregari collegati a imprese terroristiche Due accusati di banda armata - In carcere per reticenza infermiere del Maria Vittoria, marito della br Nadia Ponti - Attentato al negozio Colombino; presa una studentessa Si sta prosciugando la palude di «Prima linea» in cui per anni hanno nuotato i pesci grossi e piccoli dell'organizzazione terroristica. Le lunghe e delicate indagini di polizia, carabinieri e magistrati portano ormai con frequenza quasi settimanale all'identificazione o all'arresto di personaggi collegati con le varie bande armate. L'ultima operazione è di questi giorni: quattro mandati di cattura, una serie di perquisizioni, ritrovamento di materiali vari. I nomi degli arrestati: Pasquale Camilleri. 26 anni, operaio, via Balangero 27: Adriano Allora. 28 anni, via delle Primule 18: Cosimo Palmitesta, 30 anni, infermiere al «Maria Vittoria», corso San Martino 1; Monica Sottomano. 21 anni, studentessa, corso Montecucco 61. Il mandato di cattura per i primi due è per partecipazione a banda armata, la ragazza oltre che per questo reato è stata arrestata per l'attentato, nel maggio '78, ad un negozio di scarpe. Diversa l'accusa per Cosimo Palmitesta. da tempo tenuto d'occhio dagli inquirenti. L'infermiere è infatti il marito separato di Nadia Ponti, la terrorista delle Brigate rosse arrestata a Torino il 21 dicembre dell'anno scorso. Lo si accusa di essere stato reticente durante gli interrogatori cui è stato sottoposto in varie occasioni. Gli inquirenti sospettano che l'infermiere abbia avuto un ruolo importante all'indomani di alcuni attentati o scontri a fuoco. A lui sarebbero stati affidati, per le cure, alcuni feriti delle squadre collegate con Prima Linea. Interrogato a questo proposito, il marito di Nadia Ponti non ha fornito giustificazioni convincenti, ad altre domande ha preferito non rispondere. E' scattata quindi l'accusa per reticenza col conseguente mandato di cattura. Pasquale Camilleri e Adriano Allora non sono figure di primo piano delle organizzazioni clandestine. Erano componenti delle varie «Ronde armate», formazioni e sigle che costituivano l'anticamera per entrare nei gruppi con spiccata vocazione al terrorismo programmato come metodo di lotta politica. Ai due erano stati assegnati compiti «logistici», secondo la classificazione dei «cervelli» dell'organizzazione. Dovevano ricercare basi sicure, pedinare le persone prese di mira, raccogliere informazioni sulle loro abitudini. La studentessa Monica Sottomano è accusata di aver partecipato il 27 maggio '78 all'attentato al negozio «Colombino» in via Michele Coppino. Il «commando» di cui faceva parte diede fuoco ad una parte del negozio di scarpe e rapinò l'incasso. Gli altri responsabili dell'assalto sono già identificati da tempo. Si tratta di Ettore Peyrot. 21 anni, i fratelli Carlo e Giorgio Matta. 21 e 27 anni rispettivamente; Amatrice Olmitella. 21 anni; i fratelli Rosetta e Francesco D'Ursi, 25 e 23 anni; Giovanni Vegliacasa. Sono tutti in carcere tranne i latitanti Francesco D'Ursi e Giovanni Vegliacasa. Tra i quattro arrestati negli ultimi giorni dalla Digos, Pa¬ squale Cammilleri era già noto alla polizia ma non per attività politica. Nell'agosto del '77 fu infatti arrestato per aver venduto sostanze stupefacenti ad una minorenne. Monica Passamano, pur cambiando pettinatura, non ha disorientato gli inquirenti L'infermiere del Maria Vittoria Cosimo Palmitesta, Pasquale Camilleri e Adriano Allora

Luoghi citati: Torino