Nella Jugoslavia del «dopo Tito» più condanne per reati d'opinione

Nella Jugoslavia del «dopo Tito» più condanne per reati d'opinione Secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International Nella Jugoslavia del «dopo Tito» più condanne per reati d'opinione ROMA — Un incontro con l'avvocato inglese Peter Benenson. che fondò Amnesty International a Londra il 19 novembre 1960. si è svolto nella sede dell'organizzazione in viale Mazzini. Attualmente. Benenson è impegnato nelle attività di un nuovo movimento internazionale. Nevermore (Mai più) che si propone di far cessare le guerre e gli eccidi. A differenza di Amnesty International, che orienta i suoi sforzi su di una situazione particolare. Nevermore lavora in una zona di guerra — per il momento nel solo Corno d'Africa — nell'intento di migliorarvi le condizioni. Dopo aver ricordato come all'inizio le Chiese protestanti in Italia, soprattutto quella valdese, si siano mostrate sensibili al problema della difesa dei diritti dell'uomo. Benenson ha formulato l'augurio che papa Wojtyla si esprima chiaramente contro la pena di morte. Recentemente e uscita l'edizione inglese del nuovo rapporto annuale di Amnesty International, raddoppiato in ronfronto al volume precedente, quello del 1979 Nella Jugoslavia dopo Tito. Amnesty International ha constatato un netto peggioramento della situazione: più numerose le condanne per reati d'opinione e meno detenuti amnistiati. Alcuni sono stati '.adottati» dall'organizzazione: per esempio Nikodije Minic. condannato nel 1979 a cinque anni di reclusione per .propaganda ostile» e Vladmir Markovic, un giornalista di Belgrado, internato in un ospedale psichiatrico per aver diffuso una lettera in cui deplorava i crimini di guerra commessi in Croazia durante la seconda guerra mondiale, ma insieme sosteneva che le cifre citate dalle statistiche ufficiali jugoslave erano esagerate. Le condizioni di vita nelle prigioni appaiono inoltre preoccupanti: l'alimentazione è insufficiente, gli incidenti sul lavoro molti, i maltrattamenti frequenti. .Nella prigione di Zenica (Bosnia-Erzegovina) i detenuti condatmati per castigo all'isolamento sono chiusi in celle dal pavimento di cemento, incatenati a un anello, senza letto, e spesso picchiati dai guardiani». I peccati dell'Italia sono di un altro genere. Amnesty International si mostra preoccupala dei lunghi periodi di detenzione preventiva e ritiene che .le nuove misure, in sé legali, rappresentano una diminuzione dei diritti dei cittadini, tanto più che la legislazione esistente concedeva già dei poteri sufficientemente ampi alla polizia e alla magistratura». | „,

Persone citate: Benenson, Markovic, Minic, Peter Benenson, Wojtyla

Luoghi citati: Belgrado, Bosnia-erzegovina, Croazia, Italia, Jugoslavia, Londra, Roma