Mosca: Il sindacato Usa interferisce in Polonia

Mosca: Il sindacato Usa interferisce in Polonia Mosca: Il sindacato Usa interferisce in Polonia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Il silenzio di Mosca in questo drammatico momento della crisi polacca non sorprende più. Le reazioni sovietiche, almeno quelle divulgabili ed espresse quindi dai mass media, da tempo non tengono il passo degli avvenimenti; in ogni caso i tempi dell'agenzia Tass sono quelli che sono, e il convulso incontro svoltosi ieri sera a Varsavia fra sindacato autonomo e governo potrebbe avere onore di commento oggi o domani. Questo strano scarto dei mass media sovietici dalla cronaca polacca ha trovato ieri conferma in un articolo della Literaturnaja Gazeta nel quale, anziché affrontare la fiammata di Bydgoszcz, si ripetono le accuse di interferenza già rivolte al sindacato americano Afl-Cio, questa volta però con un curioso parallelo che ha come termini di paragone il Cile del golpe e l'Ungheria del 1956. Secondo il giornale dell'Unione degli scrittori, il sindacato americano «non ha altro obiettivo che assicurare gli interessi strategici Usa e l'espansione all'estero delle corporazioni statunitensi». Non solo: «In stretta collaborazione con la Cia, ha sempre perseguito una politica selettiva; il suo aiuto finanziario e di altro tipo ha avuto invariabilmente un carattere interventista». Tutto ciò per spiegare che l'Afl-Cio «ha creato un fondo d'aiuto per i lavoratori polacchi senza neppure chiedere loro se ne avessero bisogno» ; ma quest'azione «importuna», sottolinea il giornale, è stata «apprezzata dalla dirigenza di destra di Solidarietà» allo stesso modo in cui erano stati apprezzati gli altri «regali spediti dagli zii ricchi d'oltreoceano». Questa spiegazione dei fatti, afferma la Literaturnaja Gazeta, «è necessaria se si vuole tenere conto di un passato non lontano. Se si ricorda, per esempio, come gli agenti dell'Afl-Cio in Cile, obbedendo ai loro istruttori dell'ambasciata Usa, spinsero i sindacalisti a scioperare contro il governo Allende e, dopo il golpe militare, consegnarono alla polizia segreta liste dì sindacalisti militanti che in seguito furono torturati a morte in carcere». Mentre la Polonia vive momenti forse decisivi, il giornale evoca il fantasma di Budapest. «Non è il caso di dimenticare gli avvenimenti del '56 in Ungheria», scrive, non riferendosi ovviamente all'intervento militare: «Poco prima che esplodesse il Putsch controrivoluzionario, l'Afl-Cio aiutò la confederazione internazionale dei sindacati liberi a istituire uno "speciale fondo ungherese"». i. gal.

Persone citate: Allende