La risposta argentina al Vaticano per Beagle

La risposta argentina al Vaticano per Beagle La risposta argentina al Vaticano per Beagle CITTA' DEL VATICANO — Il governo argentino ha consegnato ieri in Vaticano un suo documento di risposta alla mediazione papale nella controversia con il Cile sui territori antartici del Canale di Beagle, centotré giorni dopo che lo stesso Pontefice aveva consegnato la propria proposta mediatrice ai rappresentanti delle due parti, giunte poco più di due anni fa alle soglie di un conflitto armato. Alla proposta papale, del 12 dicembre scorso, il Cile rispose meno di un mese dopo accettandola: il Papa suggeriva di fare delle quattro isole contese del Canale di Beagle, a Sud di Capo Horn, una zona smilitarizzata e neutrale, da gestire assieme tra i due Paesi. L'Argentina si riservò, invece, di inviare una sua ponderata risposta, che ora, secondo le prime indiscrezioni, costituirebbe in realtà una sorta di controproposta: in altre parole chiede al Papa alcune correzioni al suo suggerimento di mediazione, non respingendolo del tutto. Il documento argentino, di cinque pagine, è stato presentato ieri in Vaticano, in un incontro di 25 minuti dei due rappresentanti di Buenos Aires, Guillermo Mocayo e Ricardo Etcheverri-Boneo, con il card. Antonio Samorè, incaricato dal Papa di rappresentarlo personalmente nell'opera di mediazione fin dal gennaio 1979. Dopo circa due anni di incontri del porporato con le due parti, il Papa comunicò la sua proposta di mediazione.

Persone citate: Antonio Samorè, Guillermo Mocayo, Horn, Ricardo Etcheverri-boneo

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Cile, Citta' Del Vaticano