Un appello per difendere le minoranze di Massimo Mila

Un appello per difendere le minoranze Un appello per difendere le minoranze ROMA — Per una sollecita attuazione dell'art. 6 della Costituzione (La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche), un gruppo di intellettuali ha inaviato al Parlamento e ai partiti il seguente appello. «Le diversità linguistiche presenti nel nostro Paese non possono considerarsi un fattore di disgregazione nazionale, ma testimoniano anzi una ricchezza e varietà di tradizioni culturali, che vanno valorizzate e difese. Ai nostri concittadini di madre lingua diversa dall'italiano debbono pertanto essere assicurati i mezzi idonei a preservare la loro identità culturale (senza che ciò significhi condannarli all'isolamento) come previsto dall'art. 6 della Costituzione e come garantito dal patto internazionale sui diritti politici e sociali, approvato dall'assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1966 e recepito con legge dallo Stato italiano. • Come cittadini e come persone di cultura, noi rivolgiamo quindi un appello ai presidenti dei due rami del Parlamento e a tutte le forze politiche perché sia approvata in tempi brevi una legge generale di attuazione dell'art. 6 della Costituzione*. Oltre che dal segretario e dal vicesegretario dell'Associazione internazionale per la difesa delle lingue e della cultura minacciate. Samo Pahor e Gustavo Buratti, e dal presidente del gruppo italiano per i diritti delle minoranze, il giurista Alessandro Pizzorusso. l'appello è firmato tra gli altri da Francesco Alberoni. Andrea Cascella. Natalia Ginzburg. Renato Guttuso. Massimo Mila. Eugenio Montale, Giorgio Strehler. Fulvio Tomizza.

Persone citate: Alessandro Pizzorusso, Andrea Cascella, Eugenio Montale, Francesco Alberoni, Fulvio Tomizza, Giorgio Strehler, Gustavo Buratti, Natalia Ginzburg, Pahor, Renato Guttuso

Luoghi citati: Roma, Samo