Borsa, impatto morbido

Borsa, impatto morbido Nonostante le dure misure creditizie, l'indice perde solo lo 0,6% Borsa, impatto morbido Ad una reazione negativa in apertura è seguito un momento centrale in buona ripresa e un finale resistente - Perdono i valori industriali, i bancari in rialzo Indice COMIT base 1972=100 MILANO — L'impatto del mercato azionario con i provvedimenti economici decisi domenica sera dal Consiglio dei ministri è stato morbido. C'è stata una reazione negativa all'inizio delle contrattazioni, ma i minimi sono stati quasi subito corretti. E' certo che le notizie non sono state accolte favorevolmente, ma sono state meditate: di cui la convinzione che stringere il credito preoccupa certamente ma che il contemporaneo provvedimento di «oscillazione» della lira consente maggiori possibilità di esportazione. Questa valutazione bilanciata, quindi, non ha depresso i corsi, in modo eccessivo, anche se qualche titolo è rimasto invischiato nelle decisioni di prima mattina. La riunione ha. comunque, registrato flessioni nei prezzi con fasi molto irrego¬ lari e gli scambi sono avvenuti in un clima molto nervoso. Il mercato ha infatti reagito con tensioni nei due sensi alla severa stretta creditizia ed alla svalutazione della lira. Lo scontrarsi, abbastanza acceso, di opposte tendenze (quella ribassista, che ha privilegiato l'aspetto recessivo delle misure creditizie e quella rialzista, che ha insistito sul valore dell'azione come bene rifugio in un momento di svalutazione della moneta) ha imposto alla seduta un andamento decisamente irregolare. Ad una prima fase di generale e pronunciata flessione, ha fatto seguito un momento centrale in buona ripresa, con un finale abbastanza sostenuto. Questa tendenza è stata confermata dagli indici. Quello Comit ha perso, infatti, soltanto lo 0.60 per cento scendendo a 236.06, quello de .11 Sole-24 Ore» è rimasto praticamente invariato a 86,98: la flessione è stata, infatti, dello 0.01 percento. Il bilancio della riunione si chiude quindi con un lieve arretramento della quota, anche se alcuni valori hanno perso notevolmente terreno. Fra i titoli più trattati, le Ifil hanno ceduto il 7.3%, le Mira Lanza il 6,9%, le Saffa risp. il 6%. le Saffa ord. e le Invest il 4,4%, le Pirellone il 4,3%, le Cir ord. il 4.1%. le Ifi priv. il 4% e le Eridaniail 3,3%. Perdite comprese tra l'1.7% e il 3% per Italmobiliare, Rinascente ord.. Bastogi, Olivetti ord. e priv.. Centrale ord., Pirellina, Cantoni e Italcementi ord. Le Fiat hanno perso il 2,62 per cento. Più incisive le perdite per Alitalia e Pozzi Ginori ord.. le quali, dopo essere state rinviate per eccessivo ribasso, hanno ceduto rispettivamente il 18,1% e il 15%, mentre le Autostrade Mi-To hanno perso il 10,7%, le Iniziativa Edil. il 9.6%. le Latina ordii 7.7%, le Westinghouse il 5.9%. le Cascami il 5.5%, le Mondadori il 4,9% e le F. Tosi il 4.6%. In denaro, invece, le Credit + 6,1%. Perlier + 5.7%. Anic + 5.4%. Fiscambi + 4.8%. Stet +4%. Sip + 3.7%. Ciga + 3.3%, Generali + 2.3%. Sai + 2.2%. Italcementi risp. + 1.6%, Aedes + 1,5%, B.co Roma + 1.3% e Montedison + 0.4%. Le Toro ord. e priv. hanno acquisito entrambe una ulteriore plusvalenza dell'1,4%. stabilendo nuovi massimi. Generali cedenze sia sul mercato obbligazionario che su quello delle convertibili. Anche a Torino inizio di settimana piuttosto contrastato per il mercato azionario. Le decisioni prese dalle autorità in campo monetario hanno creato qualche difficoltà alla Borsa. Dopo un inizio piuttosto cauto e riflessivo per alcuni titoli il mercato ha dimostrato una discreta tenuta soprattutto nel finale. Realizzi consistenti hanno tuttavia nel dopolistino ridimensionato notevolmente le quotazioni. Riflessivo il reddito fisso. Chiusure: Bii Risp. 1200: Cir. Risp. 16.400: Magneti Marelli Risp. 910; Milano Ass. Risp. 23000: Pozzi Ginori Risp. 125; Saffa Risp. 8700; Dir. Pirelli Spa sott. az. risp. 349; Dir. Pirelli Spa sott. obbl. cv. 157; Dir. Milano Ass. sott. az. risp. 5350.

Persone citate: Anic, Cantoni, Dir. Pirelli, Pozzi Ginori, Pozzi Ginori Risp

Luoghi citati: Latina, Milano, Roma, Torino