Forlani: misure impopolari frutto di scelte coraggiose di Renato Proni

Forlani: misure impopolari frutto di scelte coraggiose Da Maastricht via libera della Cee alla manovra italiana Forlani: misure impopolari frutto di scelte coraggiose Ora sarà possibile svalutare la lira verde del 6%: questo renderà più facile raccordo sui prezzi agricoli comunitari - Difeso il piano siderurgico - Anche il Belgio taglia la spesa DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MAASTRICHT - La svalutazione della lira e una serie di misure di austerity economica annunciate nella notte dall'Italia e dal Belgio hanno appesantito l'atmosfera della riunione dei dieci capi di governo della Cee, cominciata ieri a Maastricht. Il governo belga non ha voluto svalutare il franco ma ha annunciato tagli della spesa per mille miliardi di lire. Si verifica, quindi, una «convergenza» tra i Paesi comunitari, ma è una convergenza verso la deflazione, l'aumento della disoccupazione e la crescita negativa, sia pure come premessa del futuro rilancio delle attività economiche. Il presidente del Consiglio Arnaldo Forlani ha dichiarato che le misure italiane, •'Certamente impopolari-, sono frutto di -una scelta coraggiosa-. -L'Italia — ha detto — è pronta ad accollarsi la sua quota di oneri e di sacrifici-, ma Forlani ha inquadrato la crisi italiana nel malessere generale dell'economia europea. I capi di governo hanno dato il loro consenso politico alla linea economica del governo di Roma, ma sono stati assai più generici nel rispondere alla richiesta di Forlani per una maggiore solidarietà europea all'Italia nel quadro delle esistenti politiche comunitarie e di altre iniziative, mediante l'aumento del gettito nazionale dell'Iva alle casse della Cee (attualmente fissato all'I per cento). Il Cancelliere tedesco Helmut Schmidt ha definito «invalicabile» il limite dell'I percento. Forlani è poi passato all'offensiva argomento per argomento. Ha respinto il principio della -corresponsabilità generalizzata- nel costo delle produzioni agricole eccedentarie per l'Italia, che è importatrice netta di prodotti agricoli, ha difeso il programma di aiuti nazionali alla siderurgia, ha chiesto l'abolizione delle sovvenzioni alle esportazioni agricole alle nazioni con moneta forte e delle tasse alle esportazioni dei Paesi a moneta debole (cosiddetti importi compensativi) e ha solleci- tato per noi una quota di produzione dello zucchero più equa. Questa raffica di richieste non troverà risposta a Maastricht, ma preannuncia negoziati difficili tra i ministri competenti. Il dottor Lamberto Dini, direttore generale della Banca d'Italia, in un incontro con i giornalisti ha negato che l'Italia avesse chiesto ai soci europei una svalutazione della lira del 10 per cento o che la Cee ci abbia richiesto di modificare la scala mobile. Dal gennaio 1980 al marzo 1981. ha detto, la lira si è deprezzata dell'11 per cento. Le misure attuate dal governo italiano, lia ammesso, avranno un effetto sull'occupazione, che in Italia, negli scorsi due anni, era aumentata di 700 mila unità. I provvedimenti varati domenica, ha ammesso il dottor Dini, tendono «o raffreddare la nostra economia-. Egli ha aggiunto che -non si può avere una crescita sostenuta mentre gli altri Paesi sono fermi nello sviluppo, ma che dobbiamo tornare alla fase economica degli altri-. L'Italia, in realtà, aveva avuto la crescita più alta nella Cee nel '79enell'80. Per l'Italia, ora, sarà più facile accettare un aumento contenuto dell'aumento dei prezzi agricoli (la proposta è del 7,8 per cento) perché potrà svalutare del 6 per cento la lira verde con la quale sono calcolati i prezzi Cee delle derrate, a tutto vantaggio dei nostri agricoltori. Il presidente francese Giscard d'Estaing si è detto favorevole al sostegno comunitario dei prodotti agricoli mediterranei, ma il suo portavoce ha fatto capire che Parigi, in cambio, s'attende l'appoggio di Roma per nuovi prezzi Cee per le derrate più elevati di quelli proposti. Giscard vuole che i ministri agricoli non cessino di negoziare, a partire dal 30 marzo, sino al raggiungimento dell'accordo sui nuovi prezzi. La delegazione francese ha detto di -avere comprensioneper la svalutazione della lira, nel segno della -collaborazione e dell'amicisia franco-italiana-. Il presidente francese ha anche chiesto che siano concertati con gli Stati Uniti i tassi d'interesse e ha sollecitato misure a favore dell'occupazione, soprattutto dei giovani. Negli interventi dei capi di governo, è stata sottolineata l'importanza degli investimenti nel settore nucleare per far fronte alla crisi energetica e quindi risolvere il problema di otto milioni di disoccupati nella Comunità. Il Cancelliere tedesco Schmidt «sostenuto» anche da Giscard d'Estaing. ha definito -inaccettabile e incredibile- il ritardo sull'accordo per la pesca, che sarebbe bloccato dal Regno Unito. Schmidt si è pure dichiarato pessimista per i tassi d'interesse troppo elevati negli Usa. La signora Margaret Thatcher, primo ministro inglese, ha respinto le accuse di Schmidt sulla pesca. In serata, a cena e davanti al caminetto, i capi di governo hanno affrontato i temi politici: l'Afghanistan e, su richiesta tedesca, la situazione in Polonia e i negoziati sull'adesione alla Cee della Spagna. Si è parlato naturalmente anche dei rapporti EstOvest e delle relazioni tra l'Europa e gli Stati Uniti, oltre che dei problemi commerciali con il Giappone. Oggi, forse, ci sarà una dichiarzione politica sui temi discussi, compreso il Medio Oriente, sul quale ha riferito il ministro degli Esteri olandese Van der Klaaw, che sta portando avanti l'iniziativa di pace comunitaria. Renato Proni Maastricht. Foto-ricordo della conferenza. Da sin. Giscard d'Estaing, Helmuth Schmidt, Beatrice d'Olanda, Margaret Thatcher, Forlani e il primo ministro olandese Dries van Agt (Ap)