Vedova si è uccisa per timore di restare per sempre da sola

Vedova si è uccisa per timore di restare per sempre da sola Donna di Mazze colpita da una serie di disgrazie Vedova si è uccisa per timore di restare per sempre da sola Il marito rimase ucciso durante una discussione con un guardacaccia La paura di perdere anche il lavoro aveva accresciuto la sua ansia La paura di perdere il posto di lavoro, che le aveva permesso di allevare i figli dopo la tragica morte del marito, ha probabilmente spinto un'operaia di Tonengo, frazione di Mazze, a cercare la morte, impiccandosi a un trave della soffitta. Si chiamava Angiolina Piretto, 56 anni, e abitava con il figlio Giuseppe di 30 in una cascina al n. 15 di via Monte. Lavorava alla Lancia di Chivasso, nel reparto Selleria, fin dal '64: aveva cercato un'occupazione all'indomani della morte del marito, Luigi Bruno, ucciso a 42 anni durante un litigio avvenuto nelle vicinanze del paese. L'uomo si batteva da tempo per impedire la costituzione di una riserva di caccia: la mattina del 7 luglio venne sorpreso mentre stava spostando alcune paline di divieto, ne nacque un alterco con il guardacaccia. Il Bruno venne colpito da un proiettile che l'uccise. Per la moglie fu un duro colpo: si ritrovò sola, con due bambini a carico, non ancora in età lavorativa. Trovò posto alla Lancia, e con 11 suo stipendio la famiglia tirò avanti per anni, sinché Giuseppe, che lavora alla Honeiwell di Caluso, e l'altra figlia Mariuceia, 26 anni, impiegata anch'essa alla Lancia, non furono autosufficientl. La figlia si era poi sposata, in casa tutto sembrava andare per il meglio. Angelina Piretto, però, dal giorno della morte del marito non era più la stessa: di tanto in tanto veniva colta da forme lievi di esaurimento, che non preoccupavano troppo. «Poi un anno fa è cominciato il suo dramma — racconta il figlio —. L'hanno messa in cassa in¬ tegrazione alla Lancia, ha co minciato ad aver paura di perdere il posto». Soffriva, più che altro, di non poter stare assieme ai colleghi, coi quali aveva rag giunto un notevole affiata mento. -Un mese fa l'hanno convocata. Volevano metterla in prepensionamento». La paura è diventata certezza. Negli ultimi tempi un'altra tragedia famigliare l'aveva colpita: la sorella Irma aveva perso il marito, Pietro Furlan, in un Incidente stradale sulla statale che porta a Caluso. Non ha più retto: durante l'assenza del figlio, è salita in soffitta, ha preso una corda, l'ha fatta passare attorno a un trave, costruendosi un cappio rudimentale. Quando il figlio Giuseppe è rientrato dal lavoro, era ormai troppo tardi.

Persone citate: Angelina Piretto, Angiolina Piretto, Luigi Bruno, Pietro Furlan

Luoghi citati: Caluso, Chivasso, Tonengo