Il dramma del profondo Sud in trent'anni di fotografie

Il dramma del profondo Sud in trent'anni di fotografie Mostra itinerante in diciotto comuni calabresi Il dramma del profondo Sud in trent'anni di fotografie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO CALABRIA — .Melissa 1949-1979: trentanni di rilevazione fotografica sulla condizione e la cultura delle classi subalterne» è il tilt o della mostra fotografica allestita dall'Università di Messina e che ora sosterà in diciotto Comuni calabresi. La mostra arriva in Calabria grazie all'interessamento dell'assessorato regionale alla Cultura dopo essere stata a Roma e in numerosi centri della Svizzera dove ha riscosso notevole successo soprattutto presso le comunità di emigrati che hanno rivissuto il dramma .della loro gente. Melissa, infatti, per la politica meridionalistica rappresenta, assieme a Torremaggiore e Montescaglioso, una tappa determinante per le lotte della classe contadina. In questo piccolo centro del Crotonese, in completo abbandono da secoli, nell'otto¬ bre del 1949 i contadini occuparono le terre del maggior latifondista della zona e la polizia non esitò a sparare: i morti furono 3 e una quindicina i feriti. Quell'episodio però non rimase isolato perché in Calabria si moltiplicarono le occupazioni e un anno dopo si arrivò all'approvazione in Parlamento della legge che istituì l'ente di sviluppo agricolo con l'assegnazione di parte delle terre incolte ai contadini. A Melissa, dopo quei tragici fatti, si recò anche il pittore Ernesto Treccani che raccolse preziose testimonianze attraverso centinaia di foto che documentarono le condizioni di vita di quella collettività. La mostra prende le mosse proprio da quelle prime testimonianze, arricchite in questi trent'anni dallo stesso Treccani, rimasto molto legato a Melissa ed alla Calabria, da Toni Nicolini. Francesco Fae- ta. Marina Malabotti e Salvatore Piermarini. La cattedra di storia delle tradizioni popolari dell'Università messinese ha esaminato il materiale fotografico e proposto cosi la possibilità di studio e di recupero della cultura subalterna di una zona tra le più arretrate della più arretrata tra le regioni italiane, dove il livello dì vita, nonostante tutto, non è offensivo definire da Terzo Mondo. La mostra — ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura, Ermanna Carci Greco, — non vuole e non deve essere solo un fatto visivo, una semplice lettura fotografica, ma deve rappresentare un momento di studio e di dibattito sulla storia calabrese contemporanea, uno stimolo per stu denti, lavoratori e ammini stratori, ed una riflessione sul cambiamento di una società pur nel rispetto delle sue tradizioni», e. 1

Persone citate: Ernesto Treccani, Greco, Salvatore Piermarini, Toni Nicolini

Luoghi citati: Calabria, Melissa, Montescaglioso, Reggio Calabria, Roma, Svizzera, Torremaggiore