La Spezia: convegno per salvare le Cinque Terre dall'abbandono di Bruno Marchiaro

La Spezia: convegno per salvare le Cinque Terre dall'abbandono I giovani se ne vanno, restano gli anziani stanchi di lottare La Spezia: convegno per salvare le Cinque Terre dall'abbandono LA SPEZIA — Le Cinque Terre stanno morendo e si tenterà di salvarle. Ma le premesse non sono incoraggianti. Se è stato tanto difficile trovare un accordo per organizzare un convegno in cui discutere il problema — ci chiediamo — cosa capiterà quando dovranno essere realizzati i progetti che verranno scelti per il rilancio di questo stupendo tratto della riviera ligure di Levante? Il convegno era previsto all'inizio di gennaio, poi c'è stato uno slittamento a fine febbraio e un altro ancora verso la metà di marzo, ora finalmente la data è.fissata: il 4 e il 5 aprile. «Questa volta ci siamo — dice il sindaco di Rio Maggiore, Lorenzo Bonanini — ed era tempo perché se aspettiamo ancora un po' a puntellare i nostri paesi, slitteremo anche noi, ma in mare». Perché tanto ritardo per affrontare un problema che è locale, riguarda cinque piccoli paesi e investe pochi enti della Regione Liguria? -Si ha il torto di fare entrare in tutto la politica — risponde un po' amareggiato il sindaco — forse qualcuno pensava che il mio Comune volesse porsi in primo piano nella difesa delle Cinque Terre e che le nostre eventuali scelte fossero vincolanti per tutti. Ora ci siamo spiegati meglio, abbiamo chiarito gli equivoci e possiamo pensare al futuro in piena armonia con le amministrazioni di Vernazza e Monterosso e con le frazioni di Manarola e Corniglia». Il convegno per la salvaguardia delle Cinque Terre dovrà discutere i molti bisogni di questa zona, abbandonata da sempre e in questi ultimi decenni anche dalla popolazione giovane che cerca lavoro altrove. Vi parteciperanno, oltre ai rappresentanti dei paesi interessati, la Provincia, la Regione, i parlamentari liguri, geologi ed esperti di agricoltura, operatori turistici. «Più gente viene meglio è — dice il sindaco di Rio Maggiore — sono certo che vedremo anche parecchi stranieri che dimostrano tanto amore per questo tratto di costa». Le Cinque Terre, un paradiso creato dalla natura e costruito dall'uomo che nei secoli ci ha voluto vivere. Una trentina di chilometri da Punta Mesco a Rio Maggiore, ai confini con il Golfo di La Spezia, una lunga collina a strapiombo sul mare coltivata quasi esclusivamente a vigne, dalle quali si ricava il buon bianco secco sempre più difficile da trovare. La produzione di questo vino si è dimezzata negli ultimi dieci anni con la scomparsa delle vigne mangiate dal mare, franate o abbandonate dagli uomini. Una povera economia agricola che un tempo lasciava vivere gente abituata a sacrifici e di poche pretese, ora si sta esaurendo. I giovani di fronte alla prospettiva di una vita di stenti hanno scelto l'industria, i vecchi rimasti soli sembrano rassegnati al destino di veder morire con loro anche le vigne. Cosi il territorio, costruito da intere generazioni con fatica, precipita lentamente in mare: si perdono i sentieri, crollano i muretti a secco fatti pietra su pietra che reggono le piane dei filari, la terra frana sotto la violenza della pioggia o del libeccio. Ancora pochi anni e se non si prenderanno provvedimenti, l'unica risorsa della zona sarà il turismo; ma è un turismo limitato a due mesi estivi, non organizzato, ancora poco sfruttato e che aiuta solo una parte della popolazione. Anche nelle Cinque Terre come nel Golfo dei Poeti si avverte la mancanza di iniziative che valorizzino quello che si può definire uno dei paesaggi più belli dell'Alto Tirreno. Nel prossimo convegno si dovrà quindi parlare di tutto, dell'agricoltura come del turismo. Si chiederanno provvedimenti che incoraggino i gio¬ vani a vivere e lavorare dove sono nati, agevolazioni per chi intende tenere in piedi la vigna o iniziare una piccola attività turistica, interventi per frenare il degrado geologico del territorio. « Una legge speciale — dice il sindaco Bonanini — e un programma di lavoro concreto che garantisca l'avvenire delle Cinque Terre. Stiamo sprofondando in mare e abbiamo bisogno di aiuto. Afa non possiamo aspettare tanto perché ogni anno che passa in queste condizioni, è un pezzo di collina che se ne va». Dunque le Cinque Terre si sono svegliate e hanno deciso di voler vivere; ora tocca alla Regione Liguria e poi toccherà a Roma ascoltare l'appello di questa gente. Bruno Marchiaro

Persone citate: Bonanini, Corniglia, Lorenzo Bonanini

Luoghi citati: La Spezia, Liguria, Monterosso, Rio Maggiore, Roma, Vernazza