L'Alfa Sud per l'assenteismo ha perso trenta miliardi, 4000 auto in tre mesi

L'Alfa Sud per l'assenteismo ha perso trenta miliardi, 4000 auto in tre mesi L'Alfa Sud per l'assenteismo ha perso trenta miliardi, 4000 auto in tre mesi NÀPOLI — Sarebbero 35 e non 13 gli assenteisti licenziati dall'Alfasud di Pomigliano d'Arco. La notizia si è diffusa ieri nonostante le smentite dell'azienda. Tredici lettere di licenziamento erano già partite nei giorni scorsi Ieri sono state rese note le cifre dei danni subiti dall'Alfasud a causa dell'assenteismo: dallo scorso gennaio ad oggi sono state prodotte 4000 auto in meno. La perdita è stata di 30 miliardi di lire. Il 27 gennaio — ha comunicato l'azienda — 50 dipendenti, che da molti giorni si assentavano dal lavoro per malattia, si sono presentati in fabbrica per ritirare la busta paga. Anche ieri, nei vari reparti di Pomigliano, l'assenteismo ha superato la media europea (che è dell'11,12 per cento). Nella mattinata si è passati dal 10 per cento nel reparto finizione al 17 in quello di montaggio. Nel pomeriggio la percentuale è notevolmente aumentata: da un minimo del 18 per cento nell'assemblaggio a un massimo del 23 nel reparto finizione. Per il momento la Firn (la Federazione lavoratori me¬ talmeccanici) non si è pronunciata sui provvedimenti adottati dall'azienda. La consegna è di tacere, ma qualche sindacalista, pur se a denti stretti, si è chiesto qual è l'obiettivo di Massacesi. presidente del gruppo Alfa: «Da tempo — ha dichiarato il sindacalista — il sindacato chiede di licenziare gli assenteisti cronici. Ma perché si decide di farlo quando l'atmosfera in fabbrica è tesa? Si vogliono colpire i parassiti o il lavoro di ricucitura che stiamo facendo tra i lavoratori dopo le pole* miche di lunedi scorso, quan¬ do gli operai contestarono violentemente la Firn?». Ieri, a Pomigliano, si sono svolte numerose assemblee di reparto sull'ipotesi di accordo stipulata il 5 febbraio scorso tra Massacesi e la Firn. La tensione è calata, il clima è più sereno e pare che gli operai comincino ad accettare l'ipotesi d'accordo sottoscritta dal sindacato. In essa si prevedono un aumento medio di 41 mila lire al mese nella busta paga, una nuova organizzazione del lavoro, nuovi in vestimenti e occupazione. a. 1.

Persone citate: Massacesi