In Piemonte 42.000 sono in Cassa la Uil: «Servono nuove strategie»

In Piemonte 42.000 sono in Cassa la Uil: «Servono nuove strategie» In Piemonte 42.000 sono in Cassa la Uil: «Servono nuove strategie» TORINO — «In Piemonte 42 mila lavoratori chimici sono in cassa integrazione a zero ore, 163 aziende sono in crisi e sono tuttora aperti i problemi Montedison e Fiat A questo punto il declino di vecchi model viluppo ci obbliga a fare i conti con quesiu nuovi e diversi Dobbiamo quindi definire le linee di politica sindacale sulle quali sviluppare la nostra azione nei prossimi anni». Con questa premessa di Giovanni Nigro, della segreteria regionale, si è aperta ieri la prima delle due giornate del Congresso piemontese Uil-Chimici. Dopo aver ricordato che »il sindacato non può avere solo una politica di rottura» la relazione ha preso in esame i vari comparti produttivi del settore. Vediamo in sintesi quali sono le osservazioni e le eventuali proposte. Chimica. «C'é la necessità — ha detto Nigro — di ridefinire, se mai vi è stato, il suo ruolo strategico nel sistema economico nazionale». Come? 'Sviluppando la chimica fine dando impulso alla ricerca, definendo per • il settore farmaceutico una funzione di produzione e di vendita, risolvendo la crisi delle fibre». Pneumatici e cavi. «Gli ultimi dati ci evidenziano una caduta della produzione del pneumatico in oltre il 5 per cento per il 1981, anno che nelle nostre previsioni era considerato come di stagnazione. Occorre rivedere le capacità finanziarie, le tecnologie, la competitività della nostra industria ed eliminare soprattutto per i cavi, ogni gioco politico». Componentistica auto indotto. «Le situazioni aperte in grandi gruppi multinazionali e nazionali come la Comind-Gallino Iao-Saiag-Cigala-Pirelli Aai-Vis San Gobain, sono il segno evidente di rivolgimenti produttivi-finanziari-occupazionali, che in questo settore ci troveremo di fronte in un prossimo futuro». Per finire Nigro si è soffermato sui temi del salario e orario di lavoro. «Riconfermiamo con forza — ha detto — che il punto di contingenza uguale per tutti non si tocca. La modifica provocherebbe infatti uno sconvolgimento dei consumi sociali. Per rendere il punto uguale occorre, secondo noi, inserire una tassazione omogenea sulla busta paga». Circa l'orario Nigro ha concluso: «Chiediamo una riduzione a 36 ore con la formula 6-3-6-2. Anche se in condizioni di poca chiarezza e qualche strumentalizzazione, i lavoratori sì sono espressi con votazione contraria, non possiamo abbandonare questa proposta, dichiararci contro il lavoro il sabato notte e per il chiarimento del rapporto riduzione impegno parità di salario». a. prò.

Persone citate: Cigala, Gallino, Giovanni Nigro, Nigro

Luoghi citati: Piemonte, Torino