A Parma, il tempio della lirica la stagione rischia una stecca di Guerrino Cavalli

A Parma, il tempio della lirica la stagione rischia una stecca I/orchestra del Regio si lamenta e sciopera A Parma, il tempio della lirica la stagione rischia una stecca I professori chiedono locali idonei per poter studiare, spazi per il magazzinaggio degli strumenti, sistemazione acustica della sala del Ridotto - La protesta dopo troppe promesse non mantenute PARMA — Non ha bisogno di essere reclamizzata la passione autentica di Parma per la lirica e l'attesa sempre viva per gli appuntamenti proposti ogni anno dalla stagione al Teatro Regio, anche se questi appuntamenti hanno il difetto di essere troppo dilazionati nel tempo. Cosi che, soltanto a marzo inoltrato, viene proposta la quarta opera in cartellone, «Manon LescauL. di Puccini, che è andata in scena ieri sera, nell'allestimento del Municipale di Piacenza. Ma questa che sembrava una stagione contrassegnata da un'inconsueta continuità di successi, iniziata il 26 dicembre con «Macbeth», e «Adriana Lecouvreur» e proseguita con >Alzira>, rischia di interrompersi di' fronte ad ostacoli che nulla hanno a che vedere con aspetti puramente artistici: e questo a tre settimane da una delle serate più attese, quella con «Werther», di Massenet, protagonista di eccezione il tenore Alfredo Kraus. Infatti l'orchestra stabile dell'Emilia Romagna, che statutariamente ha sede al Teatro Regio, è scesa in sciopero: mercoledì 2 ore e ieri altrettante. Di conseguenza sono state interrotte le prove di «Werther» (la «Manon» pucciniana non ha corso rischi non essendo prodotta da Parma). L'orchestra stabile — sessanta professori stabilizzati e quattro dipendenti amministrativi — fondata nel 1975, è oggi inserita tra le dieci istituzioni concertistiche nazionali; direttore è il maestro Piero Bellugi. Proprio di recente ha festeggiato la scadenza quinquennale chiusa con un bilancio artistico di sicuro rilievo e un bilancio economico in pareggio. Perché sciopera? I professori chiedono la definizione del Regio come sede stabile e sollecitano locali idonei di permanenza e studio per i professori, nel sottcpalco del teatro; spazi per il magazzinaggio degli strumenti; sistemazione acustica della sala del Ridotto inadatta per le prove. Questo anche per evi¬ tare continui, stressanti spostamenti che vengono ad aggiungersi alle circa 140 trasferte di calendario. Il problema non è nuovo e si ricollega alla necessità di sistemazione dell'intero complesso del Teatro Regio, oggi in deprecabili condizioni con strutture cadenti, servizi indecorosi, locali abbandonati all'ingiuria del tempo. In questo ambito, l'orchestra vede la possibilità di utilizzare i vasti spazi dell'ex Scuola di scenografia e rifiuta proposte di sistemazione in una chiesa sconsacrata richiamandosi alla norma statutaria che prevede la sistemazione tra le mura del teatro. L'agitazione in corso ha finito per riaccendere le speranze, mai sopite, di Ravenna e Reggio Emilia che offrono un'adeguata sistemazione al complesso orchestrale. Ma i professori non accettano simile ipotesi. Vogliono restare a Parma, naturalmente a precise condizioni. E il Comune che cosa fa? Ha alle spalle anni di trascuratezza colpevole nei confronti del Teatro Regio minacciato da inevitabile rovina. Il sindaco Lauro Grossi (socialista), eletto lo scorso anno, ha ammesso che si tratta di problemi aggravatisi nel tempo perché trascurati dai suoi predecessori e si è impegnato a intervenire con sollecitudine. Cosi nella seduta di mercoledì pomeriggio, la giunta comunale è finalmente uscita dal letargo e si è occupata del problema deliberando di aderire alle richieste degli orchestrali che saranno esaudite «net tempi tecnici strettamente necessari*. Ma l'orchestra non si accontenta più di promesse, vuole fatti e impegni concreti: ha pertanto chiesto un incontro urgente con l'autorità comunale per conoscere le precìse scadenze dei citati «tempi tecnici». Il Teatro Regio non può più attendere. Un progetto di massima per la sistemazione di tutto il complesso verrà al più presto presentato alla Regione. Guerrino Cavalli

Persone citate: Alfredo Kraus, Lauro Grossi, Manon, Massenet, Piero Bellugi, Puccini

Luoghi citati: Emilia Romagna, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia