L'ex presidente della «Sagat» non ha abusato del suo potere

L'ex presidente della «Sagat» non ha abusato del suo potere Baitone vince la causa davanti ai giudici civili L'ex presidente della «Sagat» non ha abusato del suo potere A proposito di una convenzione stipulata con una ditta di Milano e scaduta quando cambiò colore la giunta comunale di Caselle L'ex presidente della Sagat, Carlo Baitone (de), che era stato trascinato in giudizio con l'accusa di aver compiuto atti e preso decisioni al di fuori dei poteri che gli spettavano per legge quale presidente della società, ha vinto la causa: la prima sezione del tribunale civile (presidente Conti, giudici Vitro e Villa), ha condannato la Sagat a pagargli un milione e 50 mila lire di spese di giudizio. In breve il fatto che ha provocato la lite giudiziaria. Nel '74, la Sagat. allora presieduta da Baitone, stipula una convenzione con la «Elc-Electroconsult» di Milano, affidandole un grosso appalto, studio e progettazione della seconda pista di Caselle, quella a cui si è poi rinunciato, decidendo di allungare invece la prima pista. Con la «Eie», era impegnato nella convenzione anche l'ingegner Mario Marra, esperto in lavori di progettazione aeroportuale. L'amministrazione comunale che esce dalle elezioni del '75 ha un colore politico diverso dalla precedente e si orienta verso un'altra soluzione per l'ampliamento dell'aeroporto di Caselle. A fare le spese di questa decisione è la convenzione, che la precedente amministrazione, come azionista della Sagat, aveva fatto con la «Eie» di Milano e l'ingegner Marra. I rapporti dare-avere si incrinano, nel senso che il Co¬ mune non paga più una lira e la questione finisce davanti ai giudici. La «Eie» e Marra citano in giudizio la Sagat, chiedendo il rispetto della convenzione (ci sarebbero 260 milioni di lire in sospeso), oppure, in subordine, il risarcimento dei danni. La Sagat a sua volta contesta la validità della convenzione e afferma che Baitone ha agito al di fuori dei poteri conferitigli dalla carica di presidente del consiglio d'amministrazione. Cita in giudizio Baitone ritenendolo personalmente responsabile degli eventuali danni da rifondere alla «Eie» e a Marra. I giudici della prima sezione civile hanno invece dato ragione a Baitone, affermando che ha agito nell'ambito dei suoi poteri e secondo quanto aveva deliberato il consiglio di amministrazione, lasciando al presidente i dettagli esecutivi di una decisione «politica». I giudici hanno anche riconosciuto la nullità della convenzione tra la «Eie», Marra e la Sagat, ma per un motivo diverso da quello sostenuto dalla Sagat. Una legge del '39 stabilisce infatti che incarichi del tipo conferito alla «Eie» non possono essere dati ad una società per azioni, ma soltanto ad uno studio professionale. Per quanto riguarda i rapporti dare-avere. i conti in sospeso, tra «Elc»-Marra e Sagat, il tribunale ha rinviato ogni decisione all'udienza del 13 maggio prossimo davanti al giudice istruttore Vitro. c. cer.

Persone citate: Baitone, Carlo Baitone, Mario Marra, Marra

Luoghi citati: Milano