Tre proposte della Consob per un mercato meno rozzo

Tre proposte della Consob per un mercato meno rozzo Tre proposte della Consob per un mercato meno rozzo ROMA — «La Consob non gira a dovere? Perché, allora, non offrite alla Commissione la possibilità di svolgere con efficacia il proprio compito di controllo del mercato azionario?». Questo, a grandi linee, l'invito che il neo presidente, Guido Rossi, ha rivolto ieri ai deputati della commissione finanze della Camera. Rossi ha sintetizzato in tre punti le esigerne della Consob per una gestione dinamica: ■* attribuire al personale della Commissione, «comandato» da oltre cinque anni da altre amministrazioni, un apposito ruolo; 2 estendere i poteri di sorveglianza e di indagine della Consob anche alle fiduciarie e, in particolare, alla «Montetitoli», una società fiduciaria facente capo ad alcuni istituti di credito che opera nel campo delle transazioni di Borsa; 2 aprire una succursale nella maggiore piazza finanziaria d'Italia: la Borsa di Milano. i In un secondo momento, ha aggiunto Rossi si dovrà modificare profondamente la stessa legge 216 che nel 1974 istituì la Consob. L'intervento del presidente è stato apprezzato da tutti i gruppi («ho trovato un consenso molto gratificante» ha dichiarato Rossi all'uscita della seduta). Un suo giudizio ha in particolare impressionato iparlamentari: «TI mercato mobiliare italiano è imperfetto e rozzo. Da uno studio compiuto qualche tempo fa risulta che il 75 per cento delle società italiane sono, per organizzazione, al di sotto degli standard europei». Un ammonimento a chi negli ultimi tempi si sta troppo adagiando sul clamoroso «boom» della Borsa. Una espansione stabile richiede invece una revisione dei listini dal momento che «molte delle società che figurano nel mercato ufficiale mancano dei requisiti necessari per la quotazione». Per evitare poi gli eccessi speculativi e le innaturali oscillazioni delle quo¬ tazioni è opportuno, sempre a detta del presidente della Consob, allargare il «flottante» delle società. Sempre per fare chiarezza sulla vita delle aziende la Consob chiede anche di conoscere i dieci maggiori azionisti delle società più quotate. Un altro «nodo» è quello delle certificazioni di bilancio. Rossi ha osservato in proposito che manca in Italia l'85 per cento dei revisori necessari per far fronte alle esigenze. «Tn queste condizioni restano vanificati i sacrosanti obblighi posti dalla legge sulla certificazione dei bilanci delle società per azioni delle partecipazioni statali». La Consob si pone inoltre il problema della informazione al pubblico e tra breve si stamperà un bollettino periodico nel quale verranno raccolte le disposizioni e le direttive adottate dalla commissione. Gruppi di studio sono infine al lavoro per individuare orientamenti precisi della Consob in tema di trasparenza dei trasferimenti azionari e di partecipazioni incrociate. Il neo presidente — che ha sostituito il discusso prof. Gastone Miconi — ha descritto in chiusura il primo mese della sua gestione, ricordando i principali provvedimenti adottati: due raccomandazioni (una sulla certificazione dei bilanci, l'altra sulla tenuta delle assemblee) e la sospensione della quotazione di un titolo, alla Borsa di Milano, per eccesso di rialzo. e* «?■

Persone citate: Gastone Miconi, Guido Rossi, Rossi

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma