Pandolfi è deciso a dare il via al piano delle centrati nucleari

Pandolfi è deciso a dare il via al piano delle centrati nucleari Convocati all'Enel i responsabili delle industrie costruttrici Pandolfi è deciso a dare il via al piano delle centrati nucleari ROMA — L'avvio della costruzione delle nuove centrali nucleari è ormai imminente: il ministro dell'Industria. Pandolfi, si è impegnato pubblicamente a -finirla con gli Inutili piani di carta» e a passare alla fase operativa. Per questo motivo, Pandolfi ha riunito ieri per la prima volta insieme, nella sede dell'Enel, tutti gli .operatori» che dovranno partecipare alla costruzione delle nuove centrali: l'Enel, il Cnen, l'Agip Nucleare, l'Ansaldo Meccanico-nucleare e i rappresentanti delle industrie componentistiche. Questa riunione — ha spiegato il ministro dell'Industria ai giornalisti — è la prima di una serie di iniziative tese ad avviare la costruzione delle centrali nucleari italiane -prima che andiamo tutti a fondo-. E' infatti inutile, ha aggiunto Pandolfi. -continuare ad esempio, le sceneggiate sulla siderurgia con i rappresentanti della Comunità Europea quando, tra cinque anni, dovremo chiudere tutti i nostri stabilimenti perché il costo dell'energia, sema nuove centrali, avrà raggiunto livelli proibitivi-. Il vertice sulle centrali nucleari è stato indetto, ha spiegato il ministro dell'Industria, per consentire l'avvio concreto delle operazioni necessarie prima di costruire le nuove centrali, in vista delle •imminenti decisioni che alcune Regioni stanno per prendere sulla localizzazione dei nuovi impianti' (la Puglia deciderà, per prima, tra una quindicina di giorni). Per questo motivo, Pandolfi ha voluto .mettere in fase le operazioni logistiche preliminari- in modo da ridurre al minimo i tempi necessari. Oltre a questo primo esame compiuto insieme con tutti gli operatori del settore, è stato affrontato il problema della realizzazione di un «progetto stan¬ dard unificato» per tutte le nuove centrali italiane in modo da consentire all'industria italiana (che — ha detto Pandolfi — è in grado di costruire il 90 per cento di ogni nuovo impianto) di orientare i massicci investi-1 menti che si renderanno necessari-. In questo quadro si inserisce anche il problema della scelta del tipo di reattore (General Electric o Westinghouse), scelta che è facilitata, ha detto il ministro, dal fatto che entrambi i brevetti, In Italia, sono posseduti dalla stessa società, l'Ansaldo Meccanico-nucleare. Il terzo problema affrontato nel corso del «vertice nucleare» è stato quello dell'.organizza¬ zione . a sostegno di tutte le operazioni che precedono la costruzione delle nuove centrali. Pandolfi ha detto, a questo proposito, che l'individuazione di un •capoprogetto» per ogni centrale dovrebbe facilitare il compito dei vari operatori, che sì dovrebbero così rivolgere a un unico centro coordinatore tra i vari enti interessati (Regioni, ministero, società pubbliche e private). In questa prospettiva «ti plano energetico non può essere più un ennesimo inganno sociale. Il piano sarà discusso dal Consiglio dei ministri subito dopo il piano triennale ma, almeno, potrò presentarmi in Parlamento con alcune credenziali concrète. E' finito il tempo dei grandi piani di carta e delle accuse rivolte dal potere centrale alle Regioni di non voler decidere sulla localizzazione delle nuove centrali. Oggi che le Regioni si muovono occorre che il governo assuma le proprie responsabilità-. Per quanto riguarda infine la sicurezza, Pandolfi ha detto che l'Italia si atterrà ai .criteri più rigidi esistenti a livello internazionale-. Il ministro ha concluso affermando che -non esistono problemi finanziari per la costruzione delle nuove centrali perché l energia ha la priorità assoluta nel piano a medio termine-.

Persone citate: Pandolfi

Luoghi citati: Italia, Puglia, Roma