Bandito ucciso a Roma in un conflitto a fuoco

Bandito ucciso a Roma in un conflitto a fuoco Durante una rapina in via Fani Bandito ucciso a Roma in un conflitto a fuoco Aveva venti anni - Fallito il colpo i suoi complici sono fuggiti: uno è catturato ROMA — Un rapinatore è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia, un altro è stato arrestato e un terzo è riuscito a fuggire. L'arrestato è Alberto Agnelli, 28 anni, residente a Grottamare; il rapinatore ucciso è Marco D'Alessio, 20 anni, detto «Marchisella». L'altro bandito che è riuscito a fuggire si chiamerebbe, secondo la versione dell'arrestato, Andrea Rossinelli. Verso le 19 di ieri una «Ritmo» si ferma davanti alla gioielleria Marocchini di via Fani 8. Sull'auto resta Marco D'Alessio; Alberto Agnelli e Andrea Rossinelli entrano nel negozio armati di pistola. Dopo aver colpito il gioielliere i malviventi si impadroniscono di alcuni preziosi. Mentre i banditi stanno per salire sulla «Ritmo» si inizia la sparatoria. Marco D'Alessio, raggiunto da alcuni proiettili, muore sul colpo. Gli altri due tentano allora la fuga a piedi ma, dopo poche decine di metri, Alberto Agnelli si arrende. Il complice invece riesce a far perdere le tracce. Alberto Agnelli ha precedenti per furti, rapine e fu anche arrestato e poi rilasciato nel corso delle indagini sul sequestro di Barbara Piattelli. La rapina è avvenuta nella gioielleria «Arte orafa romana», al numero 8 di via Fani, una strada diventata nota perché esattamente tre anni fa, il 16 marzo 1978, vi fu rapito l'on. Aldo Moro, presidente della de. All'interno c'erano il titolare, Bruno Marocchino, 36 anni, la moglie Annarita e un agente di pubblica sicurezza fuori servizio ma armato. I banditi hanno intimato a tutti di stare fermi e hanno arraffato alcuni gioielli che erano sui tavoli del negozio, dopo aver colpito con il calcio della pistola alla testa il proprietario. Fuori, al volante della «Ritmo», li aspettava il complice. All'esterno c'era anche un altro agente di pubblica sicurezza fuori servizio, che stava per entrare nella gioielleria per fare restringere un anello. Egli ha capito subito quello che stava accadendo all'interno. Appena i due rapinatori sono usciti, ha estratto la pistola e ha intimato: «Fermi, polizia». I due sono fuggiti, il complice che era in auto ha messo in moto la vettura e ha cercato di raggiungerli per farli salire a bordo. Fra i tre banditi e i due poliziotti è nata la sparatoria. All'incrocio con via Sangemini, uno dei proiettili degli agenti ha ucciso l'uomo a bordo della «Ritmo», poi identificato in Marco D'Alessio.

Luoghi citati: Grottamare, Roma